Alcamo, si sbloccano le sepolture al cimitero del Santissimo Crocifisso

Si sbloccano le sepolture a tre posti, al cimitero di Alcamo. In questi giorni il Comune ha, infatti, rispolverato e integrato il vecchio avviso pubblico che era stato congelato e ha finalmente assegnato i 20 posti resi disponibili nell’area cimiteriale nuova. Cosi come riporta il “ Giornale di Sicilia” è stata già formulata la graduatoria, su un totale di 49 istanze presentate: tra i primi 20 c’è stata una sola rinuncia e quindi è scalato un posto, facendo entrare tra gli assegnatari la 21esima richiesta. L’avviso originario, era stato pubblicato il 5 dicembre scorso ma venne bloccato subito perché uffici e amministratori si resero conto che il testo era carente e, nelle pieghe, emersero anche situazioni poco chiare. Tanto che il funzionario che all’epoca sottoscrisse la pubblicazione dell’avviso venne sospeso per 6 giorni, senza retribuzione. Oggi la dirigente dalla Direzione 4- Opere pubbliche e servizi manutentivi, Anna Parrino parla di “lapsus calami” che letteralmente significa “errore di penna” per una mera distrazione che provocò il mancato inserimento in uno dei criteri per la formulazione della graduatoria. In relazione a questo avviso erano pervenute 38 istanze che è stato necessario sottoporre a integrazione documentale, a cui poi si sono aggiunte altre 11 domande. Arriva quindi a conclusione questo tortuoso iter che fece molto discutere all’epoca, ingenerando caos e confusione sino a costringere il Comune a dover interrompere ogni procedura pubblica. Oltre all’avviso in sé, apparso senza criteri ben stabiliti, si scoprì che il giorno in cui apparve la comunicazione l’ufficio Protocollo, come d’incanto, aveva già avviato le sue attività, addirittura tre quarti d’ora prima della sua apertura al pubblico. Vicenda venuta fuori da alcune segnalazioni di cittadini imbufaliti al responsabile anti-corruzione, Vito Bonanno, che avviò subito una vera e propria indagine. Un’attività complessa che, ha portato alla sospensione del funzionario che sottoscrisse quell’avviso. Secondo la contestazione avanzata dall’ufficio procedimenti disciplinari del Comune, l’avviso non conteneva alcuna indicazione sulle modalità di presentazione delle domande. A venire fuori il fatto che l’avviso non sarebbe mai stato sottoposto all’attenzione de dirigente del settore competente, per l’appunto Anna Parrino.

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