Punto nascite DI aLCAM il Nursind chiede il ripristino: “oltre 500 parti all’anno”
Ripristinare il punto nascite dell’ospedale di Alcamo. È la richiesta avanzata dal Nursind di Trapani che in una nota inviata all’Asp, all’assessorato alla Salute e al sindaco fornisce tutta una serie di motivazioni a supporto della proposta.
Il sindacato guidato da Salvo Calamia spiega che con la chiusura dal primo marzo del punto nascita della clinica S. Anna di Trapani si è venuta a creare la necessità di ampliare l’offerta sanitaria per dare subito risposte ai bisogni di assistenza per le future partorienti. E per evitare disagi alla popolazione del territorio, secondo il Nursind è necessaria la riapertura del punto nascite di Alcamo. “In caso contrario- spiega Calamia – le partorienti sarebbero costrette o a spostarsi in provincia di Palermo, o a recarsi a Trapani dove andrebbero a sovraccaricare l’ospedale”. Calamia ricorda un caso significativo: nel 2013, a causa della la chiusura temporanea proprio della clinica S.Anna compreso il punto nascita, il sindacato dichiarò lo stato di agitazione e conseguente riunione in prefettura per un overbooking di posti letto proprio al S. Antonio Abate di Trapani.
La richiesta di aprire il punto nascite di Alcamo è supportata anche dai numeri. Il territorio alcamese risponde a tutti i requisiti richiesti dal ministero in termini di numero minimo di nascite. “Dal 2013 – dice Calamia – secondo i dati Istat i nuovi nati tra Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi sono sempre stati abbondantemente più di 500 e in particolare 565 nel 2017, 574 nel 2016, 601 nel 2015, 602 nel 2014 e 589 nel 2013”.
Quindi Calamia ribadisce la posizione del Nursind: “Riteniamo che la città di Alcamo, con il suo attuale presidio ospedaliero, debba recuperare quel ruolo centrale in un territorio ad alta densità demografica, con grandi professionalità e capacità in molte specialistiche mediche e chirurgiche. La nostra proposta prevede il potenziamento dell’esistente, l’apertura del reparto di Ortopedia, di Lungodegenza a pieno regime con 18 posti letto e Urologia con 4 posti letto come da approvazione rete ospedaliera. Per questo riteniamo importante la costruzione del nuovo polo ospedaliero per il quale il Nursind da almeno un anno sollecita tutte le istituzioni”.