Mafiabet, in manette altri due imprenditori del trapanese
Sono accusati di favoreggiamento gli imprenditori di Campobello di Mazara, Giacomo Barbera e Paolo De Santo. Entrambi, sono finiti in manette, stanotte, nell’ambito dell’inchiesta denominata Mafia Bet che, il 22 febbraio scorso, aveva già portato al fermo del loro compaesano Calogero Luppino e, di Salvatore Giorgi e Francesco Catalanotto, di Castelvetrano, gestori di un centro scommesse online. Secondo le indagini, Luppino avrebbe finanziato la famiglia del boss latitante Matteo Messina Denaro e avrebbe inoltre provveduto alle spese legali e alle altre necessità del boss detenuto, suo omonimo, Franco Luppino, oltre che al finanziamento dei vertici delle famiglie mafiose di Campobello di Mazara, Mazara del Vallo e Castelvetrano. Giacomo Barbera era già stato condannato in via definitiva per il tentato omicidio del capo famiglia di Campobello di Mazara, Nunzio Spezia, avvenuto su mandato dell’anziano capo mafia Natale Ala. Barbera, che versava in difficoltà economiche, era uomo a disposizione del clan mafioso di Campobello di Mazara. La sua disponibilità era stata acquisita attraverso una consistente somma di denaro. Su ordine di Luppino, secondo gli inquirenti, Barbera avrebbe passato al setaccio i suoi uffici in cerca di microspie. Paolo De Santo, invece, avrebbe consentito le comunicazioni tra Luppino, il boss in cella Franco Luppino, e sua moglie. De Santo si recava ogni mese da Calogero Luppino per ricevere il denaro destinato alla famiglia del boss. Dalle indagini è emerso anche che Luppino e De Santo auspicavano la scarcerazione del capomafia Franco Luppino, che, a dir loro, avrebbe ripristinato l’ordine mafioso nella zona.