Castellammare del Golfo, in sei denunciati per pesca illegale di ricci

Avevano illecitamente asportato 15 mila ricci di mare dalla località balneare di Macari. I carabinieri della stazione di Balata di Baida li hanno fermati lungo la statale 187 di Castellammare del Golfo e, con l’ausilio di militari dipendenti della locale Guardia Costiera, hanno recuperato e rigettato in mare il prodotto ittico ancora vivo. I responsabili, sei persone tutte palermitane, sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per pesca illegale e sono stati multati ai sensi della normativa virgente. Tutti rischiano una sanzione pecuniaria che può variare dai 2 mila ai 12 mila euro. Gli indagati, viaggiavano a bordo di due diverse auto, una dietro l’altra, una Chrysler Voyager di colore blu e una Opel Astra di colore grigio, entrambe provviste di carrello-appendice, particolare quest’ultimo che ha richiamato l’attenzione dei carabinieri impegnati in un normale servizio di controllo guidato dal Maresciallo Pietro Floreno. A bordo della Chrysler sono stati identificati quattro soggetti, tutti residenti a Palermo e tutti gravati da precedenti di polizia, che trasportavano attrezzatura da pesca subacquea, mentre nell’altra autovettura, fermata all’altezza di Contrada Gemma d’oro, viaggiavano altri due palermitani di cui uno gravato da precedenti di polizia. Ed è nel carrello di questa automobile che sono stati rinvenuti 15 mila esemplari di ricci, ancora vivi poiché appena pescati nelle acque del golfo di Macari. A questo punto i militari hanno chiesto supporto sia ai carabinieri della compagnia di Alcamo che, alla Capitaneria di Porto di stanza a Castellammare del Golfo. Giunti sul posto, si è proceduto al sequestro del prodotto ittico in quanto non conforme al numero di esemplari consentito per la pesca non professionale che l’attuale normativa stabilisce nella misura di 50 al giorno.