Capaci, si dimette il segretario del Pd, il sindaco non vota alle primarie, scoppia la polemica

Salvatore Roccalumera, segretario del Pd di Capaci, si è dimesso dalla sua carica per protestare contro la decisione del partito di non prevedere un gazebo in paese per le primarie e costringere gli elettori ad andare a Carini e non nel più vicino comune di Isola delle Femmine. E il sindaco di Capaci, Pietro Puccio, ex presidente della Provincia di Palermo, ha deciso pure di non votare. “Non posso starmene con le mani in mano – dice Roccalumera – e subire una scelta che può essere giustificata solamente dal fatto che i risultati di Capaci nelle passate primarie non sono stati di gradimento di chi oggi occupa i vertici del partito. Ma per questo non si può impedire la partecipazione di persone che con grande entusiasmo hanno sempre sostenuto il Pd in un paese simbolo della lotta alla mafia“. Dal canto suo, il sindaco di Capaci Pietro Puccio spiega di non essere andato a votare “con profonda amarezza. In tanti comuni della Provincia è stato impedito, dall’accoppiata Faraone-Rubino, di allestire i gazebo – dice – per quanto mi riguarda lo considero uno sfregio al Pd, al mio comune e alla storia democratica di Capaci. Tutto questo e’ insopportabile. Una vergogna perpetrata da chi – conclude Pietro Puccio – pur di tutelare se’ stesso, sfregia il Pd“. Al vetriolo la replica di Antonio Rubino. “Vengo chiamato in causa dal Sindaco di Capaci, Pietro Puccio, per una storia che riguarda il gazebo di quel Comune del quale – dice – sinceramente, non so parlare non essendo componente della Commissione di Palermo. Tuttavia, come è mio costume, non starò in silenzio di fronte all’ennesima aggressione verbale da parte dei zingarettiani. Ricordo bene, infatti, che durante le amministrative di Capaci l’attuale primo cittadino ha accuratamente evitato che qualsiasi esponente del Pd mettesse piede in quel comune per non etichettarsi salvo scoprire oggi un senso di appartenenza che non gli conoscevo. Sarebbe intellettualmente – prosegue Rubino – più onesto dire la verità e cioè che la sua area (quella legata ad Antonello Cracolici) gli ha chiesto di aprire la polemica sfruttando strumentalmente il nome del Comune che amministra. Ognuno è libero di fare ciò che pensa ma arrivare a questo degrado politico, esponendo un’intera comunità a biechi interessi di corrente – conclude Rubino – è semplicemente vergognoso”. Dello stesso avviso di Pietro Puccio, però, altri esponendi del Pd e sindaci di Petralia Sottana, Lascari, Villabate, Santa Flavia, Casteldaccia e Bolognetta: “qualcuno – scrivono in una nota – ha deciso di impedire la partecipazione; è inammissibile non allestire gazebo nei comuni a guida Pd, soltanto perché gli amministratori sono a favore a Zingaretti“.

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