Partinico, la Questura avvia indagine interna su agente che avrebbe firmato per Salvini
La questura di Palermo, come quella di Ascoli Piceno, ha aperto un’inchiesta amministrativa dopo che domenica scorsa, a Partinico, un poliziotto in divisa e quindi in servizio, ha firmato l’appello in sostegno di Matteo Salvini. Anche in questo caso, come avvenuto ad Ascoli Piceno, la notizia è venuta fuori perché una militante leghista, Katya Caravella, ha postato la foto sui social. È seguita la decisione del questore Renato Cortese di avviare un’indagine amministrativa. L’immagine ritrae un agente di polizia in divisa mentre firma al gazebo organizzato dalla Lega a Partinico, grosso centro del Palermitano, per firmare l’appello in favore del ministro dell’Interno Matteo Salvini, per il quale il Tribunale dei ministri di Catania ha presentato al Senato la richiesta di autorizzazione a procedere per i fatti della nave Diciotti avvenuti nell’agosto 2018. Si tratta dello stesso banchetto di raccolta firme dove i militanti della Lega hanno denunciato ieri di avere subito un’aggressione verbale da parte di un migrante tunisino che avrebbe minacciato di morte uno di loro. “Oggi raccolta Firme a Partinico a sostegno del Ministro Matteo Salvini – ha scritto su facebook Katya Caravella – Grande entusiasmo e partecipazione al Gazebo. Abbiamo raccolto in poche ore 850 firme con gente che ci ha raggiunto anche dai paesi limitrofi per firmare la petizione. Sono veramente contenta del risultato perché è una vergogna indagare una persona per avere difeso i confini del proprio paese e che lotta per dare sicurezza agli italiani. Anche la squadra del Partinicaudace – ha concluso – è stata al nostro fianco a sostegno del Capitano. Forza Matteo non mollare …. siamo tutti con te”. Numerose le proteste sfociate sui social network e, adesso, la Questura di Palermo vuole vederci chiaro.