Carini, indagati i titolari dell’Idc per la morte dell’operaio
Ci sono due indagati per la morte di Nicola Vitto, 48 anni, l’operaio dell’Industria Dolciaria Carollo, rimasto vittima di un incidente sul lavoro, venerdì scorso, all’interno dello stabilimento di Carini. Così come scrive il Giornale di Sicilia, sarebbero i titolari dell’azienda, Massimo e Vincenzo Carollo, padre e figlio. Entrambi potrebbero dover rispondere dell’accusa di omicidio colposo. I due, avrebbero già ricevuto l’avviso di garanzia per l’esecuzione dell’autopsia sul corpo del dipendente, deceduto dopo essere caduto da un mezzo meccanico su cui stava lavorando. Nicola Vitto, alla guida di un carrello elevatore, stava installando una scaffalatura all’interno della cella freezer e, per cause ancora da accertare, sarebbe precipitato da un’altezza di circa 3 metri, finendo sul pavimento. Nicola Vitto, operaio di 48 anni, è morto a seguito dei violenti traumi riportati nel terribile incidente sul lavoro. I familiari di Nicola Vitto si sono affidati agli avvocati Marzia Fragalà, Giuliana Rodi e Bianca Savona, mentre gli imprenditori sono assistiti dagli avvocati Ninni e Giuseppe Reina. L’accertamento sul corpo della vittima, ordinato dal pm Federica La Chioma, è stato eseguito ieri pomeriggio dal medico legale Antonella Argo, con i consulenti della difesa, Nunzia Albano, e Pasquale Petruzzo per le «persone offese». Il responso si avrà nei prossimi giorni. L’autopsia servirà a stabilire le cause della caduta, se del tutto accidentali o, se legati ad un malore scaturito dalle basse temperature della cella in cui sono in corso accertamenti sul rispetto delle norme di sicurezza. L’inchiesta è condotta dal pool che in Procura è coordinato dall’aggiunto Annamaria Picozzi. Sabato scorso, i cancelli della ditta sono rimasti chiusi in segno di lutto. Lo stesso titolare, insieme ad alcuni operai, subito dopo l’incidente, avrebbero caricato in auto Nicola Vitto caricato per non perdere i tempi di attesa dell’arrivo di un’ambulanza, trasportandolo di corsa al pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo, dove l’operaio, purtroppo, è arrivato morto. Sull’episodio indaga la polizia, intervenuta nel nosocomio palermitano dopo l’accertato decesso e, gli ispettori del servizio Spresal dell’Asp 6 di Palermo.