San Giuseppe Jato, ripartono i lavori al palazzetto dello sport
Parziale dissequestro del cantiere per la realizzazione del palazzetto dello sport e della piscina. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta avanzata dalla ditta catanese “Sikelia costruzioni” di Santa Venerina. Nei prossimi giorni i lavori potranno dunque riprendere. Il provvedimento giudiziario diventerà, infatti, esecutivo a partire da oggi. Potranno dunque essere eseguiti interventi nelle paratie e per il drenaggio delle acque. Rimane però off-limits l’area della fondamenta del palazzetto, dove sono state riscontrate anomalie nella fornitura di pietrame calcareo. I sigilli in contrada “Mortilli” erano scattati, infatti, il 14 novembre scorso dopo un blitz dei carabinieri della locale stazione. I militari avevano scoperto delle irregolarità nella provenienza dei materiali. Di qui il sequestro preventivo del cantiere da sei milioni e 150 mila euro. Nelle settimane successive era arrivata anche la convalida da parte del Giudice per le indagini preliminari. All’interno del cantiere era stato trovato, infatti, un camion che trasportava pietre calcaree provenienti non dalla cava indicata nei documenti di cantiere, ma da un fondo agricolo. Sembra che pochi giorni prima i carabinieri avessero notato lavori di scavo in un terreno privato. Da un controllo incrociato era emersa la presunta irregolarità ad opera della ditta fornitrice. Nel cantiere edile, dopo oltre 4 anni di stop ed un lungo contenzioso, i lavori erano ripresi a luglio. La conclusione delle opere è stata fissata al 15 dicembre del 2019. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto sportivo su un’area di otto mila metri che sorge a valle del centro abitato. All’interno del palazzetto è previsto un rettangolo di gioco in parquet; all’esterno una piscina olimpionica scoperta. Come strutture di supporto, oltre a servizi igienici e docce, sono previsti cinque spogliatoi. L’impianto è progettato per accogliere 2 mila spettatori, che avranno a disposizione anche un parcheggio. A realizzare l’opera è la ditta “Sikelia costruzioni” di Santa Venerina, subentrata alle imprese “Costruzioni Pozzobon” e “Bosco Aldo”, entrambe di Acireale, dopo due diverse cessioni del ramo d’azienda.