Reflui di Cinisi e Terrasini a Carini, interviene Gelarda
“La determinazione di conferire i reflui di Terrasini, Cinisi e dell’aeroporto Falcone-Borsellino all’impianto consortile di depurazione di Carini, che già soffre di criticità, è un modo di governare nel quale non ci riconosciamo. La soluzione va trovata sui territori e nel rispetto dell’ambiente”.
Lo dichiara Igor Gelarda, responsabile regionale Enti locali della Lega e capogruppo in Consiglio comunale a Palermo, commentando la polemica interna ai Cinque stelle tra il senatore partinicese Francesco Mollame e Ambrogio Conigliaro, consigliere comunale a Carini.
“Mi fa specie come proprio il Movimento 5 Stelle che sulle tematiche dell’ambiente ha costruito il suo successo elettorale – dice Gelarda affiancato a Sala delle Lapidi da Elio Ficarra – adesso non sappia dialogare con i territori su un argomento così delicato come la depurazione delle acque fognarie. Dalla Lega c’è la massima solidarietà all’amministrazione comunale di Carini – aggiunge il rappresentante del Carroccio – su un provvedimento che sembra risolvere apparentemente il problema ma che, come usa fare la vecchia politica, in realtà trasferisce semplicemente il problema il costo economico e ambientale da un territorio all’altro”.
Il sindaco di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo, così come il primo cittadino di Terrasini, Giosuè Maniaci, sono favorevoli allo studio di fattibilità del commissario straordinario per la depurazione delle acque in Sicilia per collegare la rete fognaria dei due comuni al depuratore di Carini. Di parere opposto il primo cittadino carinese, Giovì Monteleone, che non vuole trasformare il golfo di Carini in una “cloaca”.
“Noi della Lega crediamo che la politica debba sostituire alle soluzioni tampone progettualità e condivisione – conclude Igor Gelarda – ascoltando la voce dei territori e senza imposizioni dall’alto di soluzioni preconfezionate. Il bene di un cittadino a discapito di un altro cittadino non è politica. È solo ciarpame”.