Partinico, oggi in consiglio comunale aumento retroattivo delle tasse
Il consiglio comunale di oggi, a Partinico, porterà i cittadini a pagare gli effetti del dissesto economico recentemente dichiarato e causato dalla dissennata gestione dell’ex amministrazione Lo Biundo, di cui la nuova giunta De Luca ha preso atto. Decidendo di non porre in essere alcuna azione per provare ad evitarlo con lo strumento del piano di riequilibrio. “Speriamo di sbagliarci- dichiara il gruppo consiliare di Cambiamo Partinico- nel pensare che, con la giustificazione di un dissesto ereditato l’amministrazione De Luca stia cominciando a porre in essere delle scelte politiche pesanti e scellerate, ma presentate come inevitabili. Pensiamo, ad esempio, al fascino che la giunta subisce dalle procedure di privatizzazione, nonostante le comprovate esperienze negative del recente passato con cui la città di Partinico ha avuto a che fare. Oggi durante la discussione in consiglio, è serio il rischio che venga portato a termine la prima di queste esternalizzazioni, ossia quella relativa alla casa di riposo, su cui basta spendere poche parole per far intendere l’entità dell’affare, in cambio di soli 20 mila euro all’anno,un affitto irrisorio per un immobile del genere. L’intera struttura sarà affidata ad un privato che a differenza delle tante strutture private esistenti in territorio partinicese, riceverà anche il contributo economico del Comune per il pagamento della retta degli anziani ospitati. Tutto questo, quando invece, la casa di riposo può essere mantenuta pubblica senza grandi difficoltà, dal momento che la legge obbliga l’Ente alla copertura del costo del servizio solo per il 36%, una percentuale facilmente raggiungibile con una opportuna revisione della spesa. Una delle conseguenze già note della procedura di default è quella dell’innalzamento al massimo delle tasse locali. La beffa per l’Ente è che le aliquote erano state già – quasi del tutto aumentate dalla vecchia amministrazione,già dal 2012. Sappiamo dunque che i margini di manovra sono davvero ridotti e che a questo obbligo di legge non si può fare altro che adeguarsi. In questo caso, tuttavia, siamo sorpresi di aver trovato qualcosa di anomalo nelle delibere in votazione nel consiglio comunale di oggi. In maniera chiara nella proposta di aumento dell’IMU (dal 10 al 10,60 per le seconde case) e della TASI (dal 2 al 2,5 per i fabbricati costruiti e invenduti) si parla di decorrenza retroattiva dall’anno 2017, con il quale i contribuenti hanno già effettuato il saldo di quanto dovuto entro il 16/12/2017. Non è chiaro se la stessa cosa varrà per l’IRPEF che, adesso dovrà essere pagata anche da chi ha un reddito inferiore agli 11 mila euro che prima era esente. Ci opponiamo fortemente a questa scelta in quanto viola l’art. 3 dello Statuto del Contribuente che stabilisce il principio per cui “le disposizioni tributarie non hanno effetto retroattivo […] e si applicano solo a partire dal periodo d’imposta successivo”. Sarebbe d’altronde impensabile che i cittadini, autonomamente (in quanto per IMU e TASI non si ricevono avvisi di pagamento), debbano ricalcolare una tassa già saldata per l’anno 2017. Così come è assurdo che, la maggior parte dei cittadini si ritroverà a ricevere degli avvisi di accertamento con sanzioni e more per il pagamento parziale dell’imposta. “Ci auguriamo quindi, – afferma il gruppo consiliare di Cambiamo Partinico-che il consiglio comunale, oggi operi per il bene dei cittadini e che, diversamente a quanto accadeva in passato, la maggioranza abbia il coraggio di intervenire sugli atti della propria giunta, di eliminare questa assurda retroattività degli aumenti tributari e di bocciare l’affare della privatizzazione della casa di riposo.”