Cinisi, scuola aiuto agli alunni, scontro tra Slai e Comune.
La diffida è finita sul tavolo del sindaco d Cinisi Giangiacomo Palazzolo e dell’assessore ai servizi sociali Marina Maltese. Il sindacato Slai ha inviato una lettera di fuoco con la quale stigmatizza il mancato avvio dell’assistenza igienico personale per gli alunni diversamente abili che frequentano l’istituto comprensivo del paese. “ In nome e in rappresentanza delle lavoratrici che svolgono i servizi – dice la nota – questa Organizzazione sindacale è venuta a conoscenza che il vostro Ente non ha ancora attivato i suddetti servizi per l’anno scolastico 2018/19. Ma addirittura, in aperta violazione della normativa vigente , ha deciso arbitrariamente di non rinnovare il servizio di assistenza igienico-personale con il personale specializzato, adducendo, sembrerebbe, come motivazione il fatto che tale servizio dovrebbe essere garantito dalle scuole, attraverso i collaboratori scolastici statali”. “L’utilizzo dei collaboratori scolastici – scrive il responsabile del sindacato Donatella Anello – è assolutamente improprio, illegittimo e costituisce un grave danno per la garanzia del diritto allo studio degli studenti disabili e al lavoro delle operatrici specializzate”. Elenca, poi, a supporto della tesi il decreto legge sulla “Buona scuola” e le leggi regionali che obbligano gli enti locali ad utilizzare personale in possesso di specifiche qualifiche. Il
compito, scrive, la rappresentante dei Cobas è in capo non alla scuola, ma ai comuni. Normalmente questo tipo di assistenza dovrebbe partire con l’avvio dell’anno scolastico. Ma, è prasi consolidata, purtroppo, che si verifichino ritardi. A Cinisi, però, sta diventando un caso e la vicenda, minaccia lo Slai, potrebbe finire nelle aule di tribunale. “Perché possiamo avviare il servizio e destinare le somme necessarie senza incorrere in possibili danni erariali – risponde l’assessore ai servizi sociali – abbiamo la necessità che l’istituto comprensivo ci risponda che non è in grado di assicurare questo tipo di prestazione”. “Poi, potremo assegnare le risorse economiche necessarie e far cominciare l’assistenza in tempi brevi”. La scuola, però, ha già inviato la comunicazione che, a parere dell’assessore non sarebbe sufficiente a legittimare la spesa per le assistenti. Sentita telefonicamente a ribattere è la dirigente scolastica Benedetta Bartolotta. “Ho già scritto una nota al Comune – dice– specificando quali sono i compiti stabiliti dalla normativa in vigore per gli enti locali e riteniamo di essere stati esaurienti.