Terrasini, centro Rifiuti c.da Paterna, presentata diffida penale alla Regione
Depositato oggi, al Protocollo dell’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente e al Dipartimento Acque e Rifiuti della Regione Siciliana, la richiesta di revoca e annullamento in autotutela del Decreto Assessoriale che autorizza una ditta privata a realizzare un impianto di compostaggio in contrada Paterna a Terrasini.
L’iniziativa è del Comitato per la salvaguardia del territorio che diffida le autorità preposte a procedere. Gli atti sono stati indirizzati all’Assessore Al Territorio e Ambiente Salvatore Cordaro, al Dirigente Generale Salvatore Cocina, e per conoscenza all’Assessore ai Rifiuti Alberto Pierobon, al Sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci e alla Procura della Repubblica di Palermo.
Trascorsi trenta giorni dalla consegna della diffida da parte dell’avvocato del Comitato, Avv. Carlo Pezzino Rao, che ha presentato un articolato e circostanziato elaborato che ricostruisce l’anomala vicenda della concessione ad un privato di un Centro di Compostaggio e Stoccaggio Rifiuti nell’agro di Paterna a Terrasini, il comitato intende procedere penalmente.
Il comitato ha chiesto inoltre all’amministrazione comunale di Terrasini di partecipare al bando regionale per la bonifica della vecchia discarica (incendiatasi nel 2012/2013), vicinissima al terreno del nuovo centro rifiuti, in scadenza il 20 settembre 2018.
“Questa decisione – dichiara il Presidente del Comitato Beatrice Gozzo – pregiudica fortemente un territorio vocato al turismo e all’agricoltura biologica e su cui insistono varie riserve naturali e nella quale molti giovani hanno deciso di costruire il loro futuro. Qualora venisse realizzato questo progetto, la salute dei cittadini, l’imprenditoria agricola e il turismo sarebbero a grave rischio”.
Contrada Paterna, l’ultimo polmone verde, per il suo valore ed interesse naturalistico, culturale e storico per la vicinanza dell’area dello Zucco, una volta feudo del duca Henry duca d’Aumale, e per alcuni recenti ritrovamenti nell’area archeologica lungo il fiume Nocella, per il comitato rappresenta una zona da valorizzare e non certamente da condannare con i rifiuti.
E per tale ragione, da circa un mese, dalla volontà di diversi cittadini di Terrasini, aziende agricole biologiche certificate e da eccellenti aziende turistiche della zona, di difendere lo splendido territorio dal pericolo di un impianto rifiuti industriale di un privato, è nato il comitato che annuncia di volersi opporre in tutte le maniere e nelle sedi istituzionali preposte, all’autorizzata costruzione di un centro rifiuti.