Partinico, Rifondazione Comunista chiede chiarezza al sindaco su emergenza rifiuti
Alla luce di quanto accaduto negli ultimi due giorni appare doveroso intervenire in merito al dibattito innescato dalla conferenza stampa “lampo” organizzata dall’Amministrazione Comunale di Partinico alla presenza dell’assessore regionale Pierobon e della successiva smentita pubblicata dai legali della ditta Co.ge.si, accusata di essere proprietaria dell’autocompattatore ripreso a scaricare i rifiuti raccolti in Contrada Giambruno. Lo scrive in una nota il locale partito della Rifondazione Comunista che definisce “insolito il fatto che il primo cittadino Maurizio De Luca – abbia deciso di pubblicare una vicenda per la quale ha esposto una denuncia e su cui non sono ancora noti gli esiti delle attività di indagine. E, visto l’intervento della ditta, è a questo punto necessario che si diano alla politica e alla cittadinanza tutta gli elementi minimi per poter giudicare quanto accaduto”. Rifondazione Comunista si augura che l’amministrazione abbia posto in essere tutti gli accertamenti dovuti prima di esporre l’Ente nelle modalità a cui si è assistito. Pertanto chiede al Sindaco di “sapere da quali elementi ha desunto che il mezzo fosse quello al servizio del Comune di Partinico, se sono stati verificati quali autocompattatori e con quale personale fossero in servizio il 25 agosto, se sono stati incrociati i dati con i formulari del trasporto in discarica nella stessa data”. Tutto questo sarà ufficialmente richiesto per mezzo di una interrogazione che il consigliere Emiliano Puleo presenterà nei prossimi giorni. “Quello che, al di là della giusta indignazione emersa dopo la rivelazione dell’episodio discusso – scrive rifondazione nella nota – dispiace constatare che dopo oltre due mesi dall’insediamento del “governo del cambiamento”, gli amministratori non siano stati capaci di andare oltre i proclami, le passerelle e la simbolica pulizia davanti il portone della casa comunale. Infatti ad oggi non risulta che sia stato posto in essere alcun intervento risolutivo, né tanto meno di programmazione relativamente all’emergenza e alla gestione della raccolta rifiuti. L’unico dato certo è che la gestione emergenziale, in netta continuità con la precedente e fallimentare amministrazione Lo Biundo, non sta facendo altro che aumentare i costi a danno dei cittadini, di cui prima o poi verrà presentato il conto ancora una volta, senza riuscire ad incidere minimamente sulla qualità del servizio”. Di fatto, come sottolinea Rifondazione Comunista nel documento politico, a fine settembre, salvo le solite proroghe, terminerà il rapporto tra ente comunale ed ATO, e non si hanno notizie certe né sull’ARO né sul pre-ARO. Insomma si continua a navigare a vista mentre la città sprofonda nei rifiuti. “Come denunciamo da anni – prosegue la nota – e in questi giorni ne abbiamo avuto l’ennesima conferma, sembra che la crisi e l’emergenza siano scientificamente organizzate per favorire il business del privato a discapito delle casse comunali e quindi delle tasche dei contribuenti partinicesi. Per queste ragioni ancora una volta rivendichiamo la nostra proposta di sempre, ovvero quella di internalizzare il servizio e porre fine a questa interminabile truffa, messa in piedi da chi negli anni ha avuto responsabilità politiche in combutta con chi ci ha solo guadagnato fior di quattrini, privando la nostra città del decoro e della pulizia per cui ha pagato negli anni milioni di euro per ricevere un servizio scadente e mai corrispondente alle somme spese. L’amministrazione –conclude rifondazione – amica del governo regionale sulla cui presenza può contare perfino in occasione di una conferenza stampa, ha quindi – in teoria – le “carte in regola” per ottenere un intervento normativo della Regione a favore della gestione comunale del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti, se non ora quando?