Partinico. Intesa tra Comune e scuole per utilizzo bene confiscato

Comune e istituzioni scolastiche insieme per la realizzazione in un ben confiscato alla mafia, laboratori di restauro, bricolage, artigianato locale, ecc, da destinare a preadolescenti e adolescenti a rischio di dispersione. L’immobile si trova in via Colombo a Partinico ed è stato acquisito al patrimonio dell’Ente locale. La giunta De Luca con apposita delibera ha approvato un protocollo d’intesa con tutti gli istituti comprensivi della città : Privitera-Polizzi, Cassarà-Guida, Archimede – La Fata, Casa del Fanciullo, Borgetto –Partinico, che sin da subito hanno aderito all’iniziativa. Una convenzione, dunque, tra il Comune e le scuole propedeutica alla presentazione della domanda di partecipazione per l’ammissione al finanziamento del Pon “Legalità” 2014-2020, che allo scopo di attuare iniziative volte al rafforzamento della legalità, della sicurezza e della coesione sociale nella Regione Sicilia e in virtù dei numerosi beni confiscati localizzati nel territorio, ha emesso un avviso pubblico volto all’individuazione di proposte progettuali tese al recupero, alla rifunzionalizzazione e alla valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata attraverso opere di ristrutturazione o adeguamento, utili al reinserimento degli stessi nel circuito socio-economico dei territori di appartenenza. Un avviso pubblico al quale gli istituti comprensivi di Partinico, d’intesa con il Comune hanno aderito “proponendo – come si legge nell’atto deliberativo della giunta municipale- la realizzazione di ambienti di apprendimento altamente motivati e creativi, da concretizzarsi attraverso la creazione di laboratori di restauro, di bricolage, di artigianato locale e quant’altro”. La domanda di partecipazione per l’ammissione al finanziamento deve essere inoltrata entro il prossimo 30 settembre. L’amministrazione comunale, tra i beni facenti parte del patrimonio dell’Ente ha individuato nell’immobile confiscato alla mafia di via Colombo, i locali idonei per la realizzazione dei laboratori. “Questa è la dimostrazione concreta – dice l’assessore alla Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili, Bernardo Rizzo – che i beni confiscati alla criminalità organizzata e acquisti al patrimonio de Comune non si perdonoma che vengono, di fatto, utilizzati per la collettività, come appunto in questo caso, in cui un bene di provenienza mafiosa sarà al servizio delle scuole”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Hide picture