Partinico. Festeggiamenti per il 14° anniversario della beatificazione di Pina Suriano
Grande festa religiosa a Partinico. Domani in occasione della ricorrenza del 14°anniversario della beatificazione di Pina Suriano, alle 18,30, nel santuario diocesano a Lei dedicato in via Francesco Crispi e retto da don Salvatore Giamporcaro, dopo un triduo di celebrazioni religiose, avrà luogo la presentazione ufficiale del restauro conservativo del corpo della venerata Beata, con la concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Monreale monsignor Michele Pennisi . La ricognizione della reliquie della Beata Pina Suriano è stata completata lo scorso mese di luglio e le sue sacre spoglie mortali sono custodite in un’urna di vetro, all’interno del santuario diocesano, continua meta di pellegrini provenienti da ogni parte della Sicilia e non solo, che chiedono grazie o ringraziano per grazie ricevute. Il restauro è stato effettuato da una ditta di Roma per volere della Confraternita della Beata, presieduta da Antonino Bonomo e grazie alla generosità dei fedeli. Pina Suriano nacque a Partinico il 18 febbraio nel 1915, da una famiglia di modesti contadini. Nel 1922, a soli sette anni ricevette i sacramenti della Penitenza, della prima Comunione e della Cresima e proprio nello stesso anno fece il suo ingresso nell’Azione Cattolica come beniamina prima, poi aspirante e quindi giovane. Era una bambina di appena 12 anni quando con profondo spirito ecclesiale inizio’ a partecipare attivamente a tutte le iniziative di AC e alla vita parrocchiale e diocesana. Dopo l’istituzione nel 1937 della nuova parrocchia di Maria SS del Rosario, Pina si trasferì nella nuova istituzione cui apparteneva come residenza. Nel 1938 fu nominata delegata delle sezioni minori femminili e per nove anni dal 1939 al 1948 fu segretaria della sezione di Azione cattolica, nel contempo dal 1945 al 1948 fu presidente delle Giovani che amava moltissimo. Istituì in parrocchia l’associazione delle “ Figlie di Maria”, di cui fu presidente fino alla morte, avvenuta improvvisamente per infarto, il 19 maggio del 1950. Aveva 35 anni. La beata, fulgido esempio di eroiche virtù, pose a fondamento del suo apostolato la preghiera, i sacrifici, la Santa messa, la comunione e la meditazione quotidiana,studiando la parola di Dio e seguendo il magistero ecclesiastico. Nel 1932 fece voto di castità che rinnovava mensilmente. Desiderò sempre farsi suora, ma si trovò dinanzi ad insormontabili difficoltà. Così vista la preclusione alla vita religiosa, Pina volle dare a Gesù l’ultima prova del suo immenso amore e il 30 marzo del 1948, insieme ad altre tre compagne si offrì come vittima per la santificazione dei sacerdoti. Il 5 settembre del 2004, a Loreto , Pina è stata proclamata beata da Giovanni Paolo II. A determinare la sua proclamazione è stato il miracolo ottenuto per sua intercessione dalla 18enne Isabella Mannone di Mazara del Vallo, la quale immersa nella vasca da bagno, riuscì miracolosamente a salvarsi dalla scossa della corrente elettrica, provocata dalla caduta nell’acqua della vasca di un asciugacapelli collegato alla presa elettrica. “ Voglio amarti offrendo, voglio soffrire cantando”, è una delle tante preghiere della Beata Pina Suriano, rivolte al Signore.