Partinico. Diffuso il video del pestaggio del 26 luglio contro un senegalese
Colpito ripetutamente con pugni e calci al volto e in altre parti del corpo, i carabinieri della compagnia di Partinico diffondono il video integrale dell’aggressione ai danni di Khalifa Dieng il 19enne senegalese ospite di una comunità alloggio vittima di un pestaggio lo scorso 26 luglio. In manette sono finiti due cugini partinicesi. Il video documenta le fasi della violenza. Per le botte ricevute il giovane extracomunitario ha riportato ferite superficiali all’orecchio sinistro ed al labbro superiore, giudicato guaribile dai sanitari con una prognosi di giorni sette. Per gli aggressori l’aggravante di avere agito con la finalità dell’odio etnico e razziale. Secondo quanto ha dichiarato il ragazzo prima lo avrebbero “stuzzicato” tirandogli le orecchie, dicendogli frasi offensive sul colore della pelle e poi gli hanno dato pugni e calci. A quanto pare uno lo teneva e gli altri infierivano su di lui. Poi gli hanno gridato: “Vattene via sporco negro”. Il ragazzo non ha reagito alla violenza ed è andato alla a sporgere denuncia. Finora i carabinieri hanno identificato ed arrestato due persone ma si continua ad indagare. Come si vede dal video c’è chi ha assistito al pestaggio ma nessuno sarebbe intervenuto o avrebbe contribuito al lavoro dei carabinieri che ieri hanno arrestato sette persone per un’altra aggressione contro migranti, quella della notte di ferragosto alla Ciammarita. In questo caso i militari sarebbero stati aiutati da diversi testimoni –racconta oggi il giornale di Sicilia- che avrebbero assistito alla varie fasi del raid razzista partito dalla spiaggia di Trappeto e conclusosi con l’inseguimento fino a Partinico dove ha sede la comunità alloggio che ospita i sei giovani extracomunitari presi di mira. A dare un contributo fondamentale alle indagini una casalinga, il dipendente di un lido balneare e il proprietario di una villetta. Hanno tutti sentito e guardato quanto accaduto e non hanno esitato a riferire ai carabinieri quanto hanno visto. L’aggressione di Ferragosto per il gip Walter Turturici -che ha firmato l’ordinanza per l’arresto dei sette indagati (tra i quali due donne)- “è stata compiuta con modalità brutali e ripugnanti rispetto al comune sentire ed alle più elementari regole del vivere civile”.
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