E’ morto Ignazio Plescia, sopravvissuto alla strage di Portella della Ginestra

E’ morto ieri all’età di 87 anni Ignazio Plescia, uno degli ultimi sopravvissuti alla Strage del 1° maggio 1947. Aveva 16 anni quando vide la banda Giuliano sparare sulla folla di contadini riuniti a Portella della Ginestra. Udì i colpi e vide cadere il coetaneo Serafino Lascari. A morire sotto il fuoco di banditi e mafiosi furono dodici innocenti. Uno dei proiettili colpì a morte anche il suo cavallo. Ma Ignazio rimase miracolosamente illeso. Da allora ebbe inizio la sua lunga militanza sindacale e politica. Plescia fu, infatti, uno dei più rispettati dirigenti del movimento contadino di Piana degli Albanesi. Da giovane frequentò la scuola del partito comunista delle Frattocchie a Roma. Dirigente provinciale di “Alleanza contadina”, negli anni Cinquanta ricoprì anche la carica di segretario della Camera del Lavoro. Erano gli anni della Riforma agraria. Negli anni Settanta guidò la locale sezione del Pci. “Fu lui – ricorda Francesco Petrotta, al tempo segretario della federazione giovanile – ad aprire sia il partito che l’amministrazione comunale a noi giovani”. Fu eletto per diverse legislature in consiglio comunale e rivestì in più occasioni la carica di assessore. Per anni contadino, chiuse la sua attività lavorativa da dipendente dell’Assemblea Regionale Siciliana. Negli ultimi anni, seppur costretto su una sedia rotelle, non mancava alle commemorazioni della strage di Portella. C’era anche il 24 maggio del 2012, quando sul pianoro che guarda al Pelavet salì l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Era la prima volta che un capo di Stato visitava i luoghi dell’eccidio e Napolitano quel giorno volle incontrare e stringere la mano dei sopravvissuti. Plescia era lì perché faceva parte dell’associazione “Portella della Ginestra”, che raggruppa testimoni e familiari delle vittime. “Insieme a Serafino Petta, Concetta Moschetto, Mario Nicosia, Rosolino Marino, Pino Italiano e Nenè Cannella – ricorda in una nota l’associazione – fu protagonista, nel 2003, del primo documentario sulla memoria della strage del 1° maggio”. I funerali sono stati celebrati questa mattina nella chiesa di San Giorgio a Piana degli Albanesi.

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