Blitz nel quartiere Ballarò a Palermo, 22 ordini di custodia cautelare
Blitz dei carabinieri nel quartiere Ballarò, a Palermo, dove è stato sgominato un gruppo criminale dedito al traffico di droga. 22 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Palermo ed eseguite dai militari del nucleo operativo della compagnia di Piazza Verdi nei confronti di altrettante persone, accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Sette persone sono state portate in carcere, otto ai domiciliari, mentre altre sette persone sono sottoposte all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le indagini, condotte attraverso attività tecniche hanno consentito di acquisire gravi elementi nei confronti di un sodalizio criminale operante nel quartiere Ballarò di Palermo, nel mandamento di Porta Nuova, e di individuare in Silvio Mazzucco, già condannato per estorsione aggravata dal metodo mafioso nel 2011 con Francesco Paolo Lo Iacono, sottoposto a fermo di indiziato di delitto nell’ambito dell’operazione “Panta Rei” del dicembre 2015 nella quale figurano anche Paolo Calcacgno, all’epoca reggente del mandamento Porta Nuova e a Salvatore Mulè, reggente famiglia Palermo Centro e Giovanni Rao, il cui nome emerge nell’ambito dell’operazione “Panta Rei’” per le sue frequentazioni con Lo Iacono e Mulè entrambi vicini alla famiglia mafiosa di Palermo Centro del mandamento di Porta Nuova, i promotori dell’organizzazione, i quali sovraintendevano alle complesse attività di gestione e ricevevano i proventi dell’attività di spaccio. L’organizzazione criminale, per quanto è emerso dalle indagini, avrebbe potuto contare su una vasta schiera di pusher e vedette che avrebbero operato con serrate turnazioni giornaliere, in sinergia con i responsabili operativi della piazza di spaccio, ai quali spettava la custodia del denaro provento delle cessioni di stupefacente, ma soprattutto aveva la disponibilità di magazzini e garage, riconducibili ai membri dell’organizzazione, posti nelle immediate vicinanze della piazza di spaccio, dove poter nascondere e stoccare la droga in modo tale da poterne disporre prontamente.