Sanità, Servizi Asp inefficienti in Sicilia, interrogazione del M5S

“In Sicilia c’è una ingiustificata sperequazione tra medici Asp e cittadini. Se a livello nazionale la media è di 2 medici ogni 1000 abitanti, nella nostra Regione si toccano aree dove in proporzione c’è appena un medico ogni mille abitanti ed altre che superano abbondantemente i 2 medici ogni mille. Una situazione che crea un disequilibrio ingiustificabile. La Regione controlli e coordini le aziende sanitarie”. A dichiararlo è Valentina Palmeri, deputata regionale del Movimento 5 Stelle che, attraverso una interrogazione, chiede al presidente Musumeci e all’Assessore alla Salute Razza, una significativa ed efficiente azione di controllo e coordinamento sulle aziende sanitarie. “Anche la Corte dei Conti – spiega Palmeri – ha bocciato la Regione sul fronte della governance sanitaria che, come denunciamo da tempo, è tutt’altro che efficiente, non rispetta i livelli essenziali di assistenza e di prestazioni. Morale, sulla base di scelte politiche sbagliate, continuiamo a perdere soldi e a non garantire il diritto alla salute dei cittadini. Un recupero di efficienza, – spiega la deputata – assicurerebbe infatti alla Regione eventuali risorse da destinare all’incremento della qualità del servizio, rendendo anche possibile operare quegli investimenti per ammodernare le attrezzature e i macchinari in uso presso le aziende sanitarie, utili a ridurre anche la mobilità passiva, che oggi continua ad aumentare”.
“Ogni giorno – continua la deputata – riceviamo decine di segnalazione sulle carenze di medici e infermieri, tutto ciò provoca inefficienza e disagi smisurati nelle regolari prestazioni del servizio sanitario ospedaliero, a discapito dei cittadini, ed in effetti troviamo rispondenza di tutto ciò nella relazione della Corte dei Conti nazionale e siciliani degli ultimi anni e fino all’ultima reazione del 20 luglio 2018”.
“Per tali ragioni – conclude Palmeri – ho chiesto alla Regione, quali interventi intenda adottare per un’adeguata azione di governance delle Asp siciliane”.

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