Terrasini, morti sulla scogliera: chiesto processo per ex sindaco e funzionario servizio Demanio Marittimo

Avevano 25 e 21 anni quando, nel 2012, due giovani di Partinico e Borgetto precipitarono dalla scogliera di Cala Rossa a Terrasini a seguito del distaccamento di una parte della parete rocciosa su cui si erano seduti a chiacchierare osservando il mare. Giuseppe Mignano e Francesca Inghilleri morirono quella stessa notte del 3 settembre di 6 anni fa. I loro corpi senza vita vennero ritrovati il giorno dopo, sotto la piazzetta Terzo Millennio. Una morte che secondo l’accusa poteva essere evitata se solo il Comune avesse segnalato a chi di competenza il pericolo di crolli nel tratto di costa. Da qui la decisione di contestare presunte negligenze all’ex sindaco di Terrasini Massimo Cucinella e alla dirigente del Demanio Marittimo regionale Francesca Chinnici nei confronti dei quali è stato richiesto un processo per l’accusa di omicidio colposo plurimo. L’udienza preliminare si è aperta davanti al giudice Marco Gaeta. Secondo l’accusa, l’incidente non si verificò per fatalità, ma avvenne perché i due indagati “con negligenza, imprudenza, imperizia” avrebbero omesso di adottare le opportune cautele finalizzate ad interdire o vietare la presenza di persone in quel tratto di scogliera” che franò la notte fra il 3 e il 4 settembre del 2012 e per il quale c’era già un’ordinanza della Guardia Costiera che segnalava il pericolo e imponeva all’Assessorato al Territorio e Ambiente o al Comune di Terrasini di interdire l’area. Cucinella e Chinnici che ora attendono di sapere se saranno rinviati a giudizio o prosciolti. Al riguardo, l’ex sindaco di Terrasini Massimo Cucinella tiene a precisare che “il Pubblico Ministero inquirente, Dott.ssa Fulantelli, aveva già richiesto l’archiviazione del procedimento non ritenendo sussistere alcuna personale responsabilità ma solo una tragica fatalità. I parenti delle vittime hanno fatto opposizione ed il G.I.P. ha ritenuto di invitare il nuovo P.M. a sottoporre al vaglio del Giudice una posizione a carico del Sindaco p.t. e del Dirigente del Demanio. Il Giudice dell’Udienza Preliminare dovrà ancora valutare se sussistono le condizioni per ascrivere loro una responsabilità. Ritengo – prosegue Massimo Cucinella – che, per la sussistenza nella piazza del Terzo Millennio del cartello di pericolo con indicazione di ”costone franoso”, della presenza della illuminazione nonché della recinzione, per non dire che la costa in frana è di competenza del demanio regionale, nessun addebito dovrebbe essere fatto al Comune ed a me quale Sindaco pro tempore. L’udienza preliminare, che ancora dovrà essere celebrata, è prevista per consentire agli indagati, non imputati, di rassegnare le proprie deduzioni e le proprie difese. Confido nella giustizia – conclude l’ex sindaco di Terrasini – ritenendo di non avere alcuna responsabilità nel tragico evento che ha portato alla prematura scomparsa dei due giovani. Aggiungo, inoltre, che apprendere tale notizia dai media locali mi ha particolarmente stupito, posto che, in tale fase, le indagini dovrebbero essere coperte dal segreto istruttorio, a garanzia della persona sottoposta alle indagini, tanto che l’udienza preliminare viene celebrata in camera di consiglio, senza la presenza di pubblico”. Intanto, all’udienza si sono costituiti parte civile i familiari delle due giovani vittime che, si conoscevano da pochissimo e che si erano dati il loro primo appuntamento proprio la sera in cui morirono tragicamente.

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