Montelepre, discarica abusiva in contrada Grotta Bianca, protestano i residenti
Protestano i residenti e villeggianti di contrada Grotta Bianca, per la presenza di una discarica abusiva, lungo la strada che si colloca ai confini di tre diversi comuni, Montelepre, Giardinello e Carini. Nel giro di poche settimane, gli incivili di turno, vi hanno abbandonato di tutto, da reti a materiali edili, da veicoli fuori uso a sacchetti della spazzatura. Si sentono di vivere nella terra di nessuno, perché ogni volta, per segnalare un disservizio devono rivolgersi a tre enti diversi. Per Carini la zona rappresenta estrema periferia, più attigue le municipalità di Giardinello e Montelepre, i cui confini vengono delimitati dalla presenza di un torrente, spesso ostruito dai rifiuti. “E’ inammissibile – scrivono alla nostra redazione i residenti – che due enti locali che vantano di avere il titolo nazionale di comuni ricicloni e virtuosi, non siano riuscite ad arginare il fenomeno che si ripresenta ciclicamente”. In realtà, secondo quanto asserisce l’assessore all’ambiente del Comune di Montelepre Totò Cristiano , più volte il sito, nel territorio di competenza sarebbe stato bonificato. Ma le risorse spese in tal senso avrebbero sempre vanificato ogni sforzo per l’inciviltà di alcuni. “Abbiamo già predisposto l’installazione di fototrappole nella zona – dice Cristiano – quindi auspichiamo che non appena entrate in funzione, il problema possa essere risolto definitivamente, così come già avvenuto in altre località periferiche del territorio, storicamente minacciate dall’abbandono indiscriminato dei rifiuti. La nostra azione però – conclude l’assessore Cristiano – rischia di essere inefficace se, anche i comuni di Giardinello e Carini non seguiranno il nostro esempio”. Residenti e villeggianti di contrada Grotta Bianca sono stanchi, in ogni caso, dei continui rimpalli sulle competenze territoriali. Per chi vive stabilmente nella zona, ma anche per chi utilizza le proprietà solo nella stagione estiva “è inaudito convivere stabilmente con la presenza di rifiuti nocivi per la salute pubblica e per l’ambiente”. Pertanto auspicano la risoluzione immediata e definitiva del problema che rischia di degenerare.