18 sindaci contestano l’ordinanza di Musumeci: “servono più impianti per la differenziata”

Più impianti per la raccolta differenziata e azioni a sostegno del compostaggio domestico. Sono queste in sintesi le richieste avanzate da 18 sindaci del palermitano che si sono riuniti oggi a San Cipirello, per discutere della grave emergenza rifiuti che stanno attraversando.

Le criticità per lo smaltimento dei rifiuti riguardano in particolare la carenza di impianti per lo smaltimento dell’organico.

All’incontro erano presenti i sindaci di San Cipirello, Carini,Partinico, Montelepre, Isola delle Femmine, Corleone, Villabate, Ficarazzi, Terrasini, Roccamena, Capaci, Altofonte, Ficarazzi, Piana degli Albanesi, Santa Caterina di Villermosa, San Giuseppe Jato e Misilmeri.

Gli amministratori locali contestano e preannunciano l’impugnativa dell’ultima ordinanza del Presidente della Regione Nello Musumeci considerata non risolutiva dell’emergenza perché si limita – si legge in una nota – a spostare le responsabilità in capo ai sindaci.

L’ordinanza del governatore impone un drastico aumento della differenziata e la decadenza dei sindaci che non si attivino in tal senso. Ma paradossalmente sarebbero pochi gli impianti dove smaltire la frazione organica.

“Richiediamo la ricognizione degli impianti esistenti e delle loro capacità e di un eventuale aumento degli stessi, o in alternativa, dell’autorizzazione immediata di nuovi impianti. In questa fase di grave emergenza – proseguono i sindaci – abbiamo potuto costatare che i costi di conferimento non siano omogenei tra i comuni e siano aumentati a dismisura incidendo sul costo del servizio.”

Inoltre “alcuni comuni con contratti in essere si sono ritrovati a cercare nuove piattaforme e comuni nella fase di avvio della differenziata non hanno trovato spazi disponibili e sono stati lasciati in stato di totale abbandono dall’Assessorato e dalle Srr. Chiediamo azioni immediate per l’avvio del compostaggio di comunità, strumento indispensabile all’abbattimento dei costi.”

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