Nel caos la raccolta rifiuti nei 12 comuni, scaduta da 6 giorni l’ordinanza della Regione sugli Ato
Potrebbe fermarsi in tutti i comuni del comprensorio il servizio di raccolta dei rifiuti. E’ scaduta infatti lo scorso 31 maggio l’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci che disponeva la nomina dei Commissari straordinari delle società d’ambito. L’Ato Palermo 1, società di fatto fallita, da sei giorni, non è più sotto la guida del commissario straordinario Natale Tubiolo che non ha ricevuto il rinnovo dell’incarico. Con una nota inviata stamane ai 12 sindaci dell’Ato, Tubiolo informa che fino ad oggi “non è intervenuta alcuna disposizione di proroga o rinnovo della gestione straordinaria del servizio, con decorrenza dalla data odierna tutti i servizi sono sospesi fino a nuova comunicazione. Si avverte – scrive Tubiolo – che qualora si operi in difformità dalla presente comunicazione, le responsabilità sono in capo al soggetto o ai soggetti che hanno disposto la continuazione del servizio.”
Praticamente tutti i lavoratori non possono operare in assenza dell’ordinanza del presidente Musumeci che dispone la proroga della gestione straordinaria del servizio, che lo ricordiamo, è in una fase di transizione dopo il fallimento dell’Ato e la costituzione delle nuove società che si occuperanno della raccolta a livello provinciale. Una transizione che non si è ancora conclusa e si va avanti, da tempo, di proroga in proroga.
Già da questa mattina a Partinico il ritiro della spazzatura “porta a porta” si è fermato. Proprio oggi che ha iniziato ad operare la ditta Ecogesi, alla quale il comune si è affidato per la fornitura dei mezzi. Mezzi che operano solamente con il conducente e senza gli operatori ecologici dell’Ato: i compattatori sono fermi in vari punti della città per raccogliere la spazzatura che viene portata sul posto dai cittadini. Senza operai in servizio, chiuso pure il centro comunale di raccolta.
Situazione simile anche negli altri comuni dove opera direttamente l’Ato. Nei paesi dove invece la raccolta è gestita dai privati si sta cercando una soluzione alternativa per limitare i disagi. Infatti, anche se il servizio di raccolta è stato affidato ad altre società, i lavoratori “distaccati” sono ancora sotto le dipendenze dell’Ato. Nei comuni di Montelepre, Giardinello, Balestrate, Trappeto e Isola delle Femmine, dove opera l’Agesp, i sindaci si incontreranno nelle prossime ore per trovare una via d’uscita. Basterebbe infatti effettuare il transito dei dipendenti alla nuova società per garantire la prosecuzione del servizio. Ma non sembra essere una cosa semplice. Da mesi infatti c’è un braccio di ferro tra Ato, Agesp e sindacati sul tipo di contratto da applicare agli operatori ecologici. Insomma una situazione ingarbugliata che necessita dell’intervento della Regione. Ma a sei giorni dalla scadenza della precedente ordinanza, ad oggi non ci sono notizie su un’eventuale proroga.