Capaci, il Ministro Minniti sul luogo della strage per ricordare Falcone

Quando giunsero le prime notizie dai telegiornali, il 23 Maggio di 26 anni fa, si seppe di un attentato al magistrato Giovanni Falcone. Da li a poco giunse la conferma della sua morte, insieme a quella della moglie Francesca Morvillo, seguita da quella di 3 uomini della scorta, Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro.
Sull’autostrada A29, quel 23 maggio 1992, nei pressi dello svincolo di Capaci, nel territorio comunale di Isola delle Femmine, al passaggio del corteo delle Croma blindate del magistrato e della sua scorta, a distanza, con un telecomando, fu azionato l’esplosivo, ben 500 Kg di tritolo, che era stato sistemato in un cunicolo di drenaggio sotto l’asfalto.
Quel maledetto giorno passò alla storia come “la strage di Capaci”, uno dei delitti di mafia più cruenti e sanguinosi della storia recente italiana.
Oggi ricorre il 26esimo anniversario della strage di Capaci e come ogni anno, è anche l’occasione perché mondi diversi si uniscano nel sostegno alla legalità. Centinaia sono stati i ragazzi che hanno partecipato alla commemorazione, questa mattina insieme al ministero dell’interno Marco Minniti e al capo della polizia Franco Gabrielli, i quali, dove aver deposto una corona di alloro presso la stele innalzata sul luogo della strage, hanno reso omaggio ai resti della croma, esposti in una teca, e hanno visitato il giardino della memoria, nel quale periodicamente vengono piantati alberi in ricordo di tutte le vittime del dovere. Alla cerimonia ha partecipato anche Tina Montinaro, moglie del caposcorta di Falcone, e suo figlio Giovanni. La celebrazione si è poi spostata in piazza Umberto I, con i ragazzi della scuola “Francesco Riso”.
Alle 15:30 nel giardino sarà piantumato un albero di ulivo offerto dagli studenti dell’Università degli Studi di Palermo in memoria del Capitano Mario D’Aleo, un ufficiale dell’Arma dei Carabinieri che venne ucciso da Cosa Nostra, insieme ad altri 2 colleghi, Giuseppe Bommarito e Pietro Morici, il 13 giugno 1983, in via Cristoforo Scobar, mentre si trovavano a bordo della loro auto di servizio. Alle ore 17:58, il minuto esatto dell’esplosione che uccise il giudice Falcone e Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Antonino Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, verrà osservato un minuto di silenzio.

FOTO GIORNALE DI ISOLA

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