Capaci, il giallo dello scomparso: trovato un fucile nel covo di Guzzardo
Giovanni Guzzardo era in un casolare isolato di Montemaggiore Belsito e lì dentro gli investigatori hanno trovato scorte alimentari: scatolette di tonno, biscotti, acqua. Accanto a Guzzardo un fucile da caccia. L’arma, che sarebbe regolarmente denunciata, è sotto sequestro e all’esame del Ris. Si tratta dello stesso fucile che gli investigatori hanno cercato dal primo giorno, cioè da quando Giovanni Guzzardo è sparito nel nulla con Santo Alario. Era il 7 febbraio scorso. I due uomini erano saliti a bordo di una Panda, Alario aveva anche ripreso l’interno della macchina e il panorama vicino a Ventimiglia di Sicilia. Dopo avere inviato queste immagini alla sua compagna, riprese in quattro video, si sono interrotte le comunicazioni dai due cellulari: quello di Alario e quello di Guzzardo.
Intanto Guzzardo, da cinque giorni in carcere, ieri ha fatto scena muta, per la seconda volta da quando è stato scovato nel casolare di Montemaggiore Belsito si è chiuso nel silenzio. Nemmeno una lacrima, nessuna apertura nei confronti dei magistrati di Termini Imerese e dei carabinieri che continuano a ripetere di avere “gravi indizi di colpevolezza” nei suoi confronti. Resta in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento del cadavere di Santo Alario.
Sono ore frenetiche, i carabinieri di Palermo e del Gruppo di Monreale stanno cercando il cadavere di Santo Alario anche nelle campagne attorno al casolare dove si nascondeva il titolare del bar “Avana Caffè”. Il covo di Guzzardo è una costruzione diroccata che, hanno ricostruito gli investigatori, è di proprietà di una ditta che non lo utilizza più. E poi ci sono gli esami di laboratorio che si concentrano su quel fucile per comprendere se si tratta dell’arma che ha ucciso o meno Santo Alario.
fonte Repubblica