Balestrate. “Le Luminarie” ospita la mostra di Sonny Insinna
Mostra pittorica personale dell’artista palermitano Sonny Insinna al centro creativo “Le Lumniarie” di Balestrate. Inaugurazione sabato 5 maggio alle ore 17.30. Verranno esposte alcune delle ultime opere della produzione artistica del pittore, un percorso che si articola per tutto il piano terra della palazzina ottocentesca (Via Palermo 12/14 – via Leopardi 1), sede dello spazio espositivo che da poco meno di un anno si propone come realtà culturale del comune di Balestrate. Sonny Insinna, mira a indagare i comportamenti sociali odierni evidenziando i segni di smarrimento, insoddisfazione, labilità e preoccupazione di una collettività effimera e tendenzialmente narcisista. ‹‹ In un riverbero di luce e toni vibranti – scrive Roberta Randisi, curatrice della mostra – l’arte di Insinna racchiude in sé l’oggettività degli atteggiamenti comuni di una società sempre più individualista e distaccata, dove si comunica prevalentemente su piani virtuali, immersi in una realtà social paradossalmente alienante. Un invito al fruitore a riflettere sul binomio contemporaneo essere/apparire, una rivendicazione dell’identità ››. L’artista, classe ’77, durante gli ultimi anni ha maturato una ricerca artistica mirata a indagare i comportamenti sociali odierni evidenziando i segni di smarrimento, insoddisfazione, labilità preoccupazione di una collettività effimera e tendenzialmente narcisista. Nei dipinti si distingue un linguaggio visivo velato ma diretto, le cromie sono tenui, tendenti alla trasparenza e il tratto evanescente ben riflette gli animi delle figure ritratte: corpi umani che con un gesto irruento si coprono il volto istintivamente. Insinna ha provato a dare espressione a un sentimento: la paura. Nelle installazioni, la poliedricità dei materiali assume valore simbolico, come può richiamare l’uso della foglia d’oro nell’opera Sono loro o l’impiego degli specchi su tavola combusta in cui l’osservatore sarà irrimediabilmente tentato a specchiarsi in un dialogo muto tra la propria interiorità e il riflesso di essa. Il cammino di un uomo e il suo più lungo viaggio è un invito alla spiritualità e all’autoanalisi ma è anche un’autobiografia dell’artista in cui evoca la memoria del padre.