Montelepre, l’ultimo saluto a Giovanni Palermo, socio fondatore di Tele Occidente (Video)
Una folla commossa ha dato l’ultimo saluto, ieri pomeriggio, a Giovanni Palermo, socio fondatore di Tele Occidente. Familiari, amici e conoscenti, si sono prima radunati sotto la sua abitazione di Piazza della Vittoria,dove la sua salma è arrivata poco prima di raggiungere, in corteo, la Chiesa di Santa Rosalia. Tanti e da ogni dove sono venuti per rendere omaggio al noto imprenditore 61enne, prematuramente scomparso domenica scorsa, a seguito delle complicanze di un ictus che lo aveva colpito appena 9 giorni prima. Un’aria di incredulità aleggiava nei cuori di tutti i presenti che, in silenzio, hanno partecipato alla santa messa stringendosi intorno alla famiglia, la moglie Caterina Genovese, i figli Francesca, Ignazio e Gianluca, la madre Francesca Pizzurro e i fratelli Sergio e Franco Palermo, straziati dal dolore per la perdita del proprio caro. La celebrazione eucaristica è stata officiata da Don Santino Terranova, affiancato da Don Pietro Gaglio, cugino del compianto Giovanni. Padre Terranova ha sottolineato, nella sua omelia, che la presenza straripante ai funerali di Giovanni Palermo, sta a testimoniare di quanto sia stato un uomo stimato e ben voluto da tutti. Visibilmente commosso il ricordo espresso dalla cugina del defunto, Giovanna Palermo. In Chiesa sono pure intervenuti i Presidenti della Congregazione Religiosa della Madonna del Carmine e della Deputazione dell’Urna del Cristo Morto, di cui Giovanni Palermo faceva parte. Presenti ai funerali tutti i suoi colleghi dell’Ufficio Catasto di Palermo e tutti gli amici di sempre con cui Giovanni ha vissuto rapporti veri ed autentici. Tutti noi lo abbiamo conosciuto ed amato per la sua grande voglia di vivere, per la sua grande generosità, e per la sua profonda onestà d’animo. Al termine della celebrazione eucaristica, all’uscita del feretro dalla Chiesa, un lungo applauso ha interrotto il silenzio. I suoi amici hanno caricato la sua bara sulle proprie spalle per accompagnare il corpo senza vita di Giovanni fino a Piazza della Vittoria, nel suo ultimo viaggio terreno.
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