Monreale, il consiglio boccia la cessione dei territori a San Giuseppe Jato
Resteranno invariati i confini territoriali tra Monreale e San Giuseppe Jato. Non verranno ceduti, quindi, al comune jatino i territori di Dammusi, Ginestra e Signora, appartenenti a Monreale, anche se geograficamente più vicini a San Giuseppe.
Con questo scopo tre anni fa si era costituito un comitato, riconosciuto dal Consiglio comunale jatino, che chiedeva appunto la revisione della geografia fra i due centri.
La decisione era nell’aria ed ampiamente prevedibile, il Consiglio comunale di Monreale ha detto di no alla delibera che avrebbe dovuto modificare i confini territoriali. Maggioranza e opposizione unite hanno respinto l’atto con la sola eccezione di Fabio Costantini, consigliere del Movimento Cinque Stelle. In aula era presente una delegazione del Consiglio comunale di San Giuseppe Jato (la sera prima, all’apertura dei lavori consiliari, era presente pure il sindaco Rosario Agostaro).
Al di là dell’esito della votazione d’aula, comunque, il problema esiste ed è sotto gli occhi di tutti. Se un comitato di cittadini, culturalmente e logisticamente più vicini a San Giuseppe Jato che a Monreale, dà avvio ad un iter burocratico complesso che, fin dall’inizio, ha poche possibilità di arrivare a destinazione, è segno comunque di un grosso disagio del quale va tenuto conto.
Difficile che il Consiglio accettasse la variazione dei confini, anche perché cedere quella parte di territorio avrebbe comportato un mancato gettito tributario (tra Imu e Tari) di circa 400 mila euro e questa per un comune in dissesto sarebbe stata una cosa di difficile attuazione.
Sarebbe sbagliato, però, restare sordi di fronte alle lamentele di quei cittadini residenti, che patiscono disagi soprattutto sotto il profilo della raccolta dei rifiuti, della viabilità che fa sentire loro una sorta di senso di abbandono.
“Avremo quanto prima un incontro con il sindaco di San Giuseppe Jato e con rappresentanti del comitato – fa sapere Piero Capizzi, sindaco di Monreale – per affrontare le criticità lamentate e per cercare di individuare soluzioni ai rilievi mossi dal comitato in modo da garantire la giusta attenzione alle problematiche“.