Carini, il bilancio dell’operazione interforze nella zona Peep. 7 arresti
7 persone finite in manette per vari reati, apposti i sigilli a 4 attività commerciali completamente illegali e ad una discarica a cielo aperto, sequestrati 85 grammi di droga, scoperti 5 allacci abusivi alla rete elettrica ed altri a quella idrica. Sono i numeri dei risultati della massiccia operazione interforze che due giorni fa ha interessato gli edifici di edilizia economica e popolare di via Antonello Da Messina a Carini. I militari giunti sul posto a bordo di una ventina di gazzelle, unità cinofile, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Nas, carabinieri forestali, polizia municipale e personale Enel, hanno rivoltato come un calzino la cosiddetta zona Peep, riscontrando illeciti e contestando specifici reati a carico di persone fisiche. In particolare, i carabinieri della compagnia di Carini si sono occupati di perquisire alcuni magazzini alla ricerca di droga ed armi, in abitazioni di soggetti sospettati o già noti alle forze dell’ordine. Le ricerche hanno confermato le ipotesi investigative. All’interno di due distinti appartamenti, i militari hanno rinvenuto, rispettivamente, 45 grammi di marijuana e 40 grammi di cocaina. I malviventi sono stati arrestati con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Con il supporto dei tecnici dell’Enel, le forze dell’ordine hanno effettuato alcune verifiche nei condomini per accertare eventuali furti di energia elettrica. Cinque in totale i casi scoperti. Gli appartamenti venivano alimentati abusivamente, attraverso allacci rudimentali alla rete di illuminazione pubblica. I responsabili sono finiti in manette. In azione anche Nas, Guardia di Finanza e Polizia Municipale per i controlli igienico-sanitari, amministrativi e fiscali all’interno di alcuni esercizi commerciali che abusivamente erano stati avviati nei garage dei condomini. In maniera del tutto illecita, alcuni residenti della zona Peep hanno modificato strutturalmente degli spazi comuni degli edifici per ricavarci dei veri e propri negozi. I caschi bianchi hanno apposto i sigilli ad un negozio di generi alimentari che fungeva anche da bar munito di slot machine, ad una panineria-friggitoria e addirittura ad un panificio. Tutte attività prive di qualsiasi tipo di autorizzazione previste dalla legge. Esercizi abusivi dal punto di vista amministrativo, sanitario e fiscale. Per i responsabili sono scattate denunce a piede libero per la violazione di diversi reati in materia. Ispezioni anche nella baracche costruite nelle aree adiacenti alle case popolari, dove è stata rinvenuta una discarica a cielo aperto. I militari hanno delimitato l’appezzamento di terreno interessato dalla presenza di rifiuti altamente inquinanti ed avviato l’iter per disporre la conseguente bonifica. Individuata pure la persona ritenuta perseguibile del reato di inquinamento ambientale che, è stata deferita all’autorità giudiziaria.