Carini. Differenziata record: raggiunto il 71%, il sindaco: “però non siamo considerati virtuosi”

Raggiunge livelli mai visti prima la raccolta differenziata a Carini. Lo scorso mese di marzo la quantità di rifiuti separati ha toccato quota 71%, sfondando così la percentuale minima prevista dalla legge che è del 65%.

Numeri record per un territorio vastissimo come quello di Carini. I dati, corredati dai formulati che certificano le effettive quantità di rifiuti conferiti, sono stati pubblicati dal sindaco sul suo profilo Facebook.

Numeri però che lasciano l’amaro in bocca al sindaco Giovì Monteleone alla vigilia della premiazione dei comuni virtuosi che avverrà domani a Catania alla presenza del presidente della Regione Nello Musumeci. Del nostro comprensorio saranno premiati Giardinello, Montelepre, Balestrate, Cinisi e Terrasini. Ovvero quasi tutti i comuni che confinano con il territorio di Carini.

“Nonostante ciò il nostro comune non compare nella classifica dei virtuosi stilata dalla Regione” afferma Monteleone che esprime anche qualche dubbio. “Una classifica che non tiene conto del l’estensione del territorio e della quantità dei rifiuti pro capite. Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che alcuni comuni virtuosi smaltiscano in totale, rifiuti molto ma molto al di sotto della percentuale media pro capite in Italia.

La causa è che – prosegue il sindaco – le contrade di Carini che si trovano ai confini dei comuni limitrofi diventano facili discariche abusive spesso utilizzate, come multe confermano, da alcuni residenti dei comuni virtuosi e quindi ci carichiamo di oneri pesantissimi.”

Giovì Montelone si appella dunque ai colleghi sindaci. “Confidiamo ancora nella collaborazione di coloro che sono preposti alla vigilanza del territorio che non può essere affidata solo ai vigili urbani, nell’opera di sensibilizzazione degli amministratori comunali verso i loro cittadini. La salvaguardia del territorio – conclude – non si può esercitare in modo campanilistico ma con una visione più larga nel rispetto del bene comune.”

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