Partinico. Corsi di formazione, coppia condannata a risarcire la Regione
Corsi di formazione gestiti da una famiglia e tenuti nella loro villa affittata a prezzi gonfiati allo stesso ente di cui erano amministratori. Con questa accusa la Corte dei conti ha condannato una coppia di coniugi e l’ente Aiprig a restituire alla Regione siciliana 126 mila euro.
I giudici hanno prosciolto il figlio della coppia e la madre della donna. A loro, si legge nella motivazioni “non sono specificatamente rivolti addebiti relativi a comportamenti volontari o condotte gravemente colpose”.
Inizialmente la procura contabile aveva contestato un anno erariale di 633 mila euro. Ma il collegio giudicante ha ridotto notevolmente la condanna accogliendo la tesi difensiva della maturata prescrizione di una parte del danno erariale.
La vicenda, riportata dal Giornale di Sicilia, sulla quale è stato anche aperto un procedimento penale, risale al decennio 2002-2012.
Le indagini, svolte dalla Guardia di Finanza, accertarono che l’Aiprig insieme ad un altro ente, l’Istituto San Gabriele, che fa capo alla donna, aveva ricevuto dalla Regione 3 milioni di euro per lo svolgimento di corsi per hostess e steward di banco, animatore turistico, addetto alla ricezione, operatore office Xp, operatore del benessere, massaggiatore e tecnico per la lavorazione dei metalli preziosi.
La sede principale degli enti si trovava in via Ramo, di fatto nella villa stessa villa dove risiedeva la famiglia e di cui erano comproprietari i due coniugi.
Il contratto di locazione era firmato dal marito in qualità di proprietario dell’immobile e dalla moglie come amministratore dell’ente di formazione.