Monreale, il Consiglio Comunale ha dichiarato il dissesto finanziario
Con 21 voti a favore e un’astensione, il Consiglio Comunale di Monreale ha preso atto della dichiarazione di dissesto finanziario. Si chiude così l’iter di un sofferto capitolo della storia amministrativa locale che, negli ultimi mesi, ha visto la Giunta Capizzi fortemente impegnata ad evitare il default. Vani tentativi, anche estremi, come quello di cercare di aderire alla cosiddetta “Salva Napoli”, prevista dalla legge finanziaria 2018, che dava la possibilità ai Comuni in stato di pre-dissesto” di riscrivere un piano di riequilibrio finanziario in un tempo quasi record di soli 45 giorni. Anche questo non ha sortito gli effetti sperati. La Corte dei Conti ha risposto picche, dichiarando “irricevibile” il ricorso del Comune per una serie di criticità riscontrate. A convocare la seduta consiliare, con l’unico punto all’ordine del giorno, è stato il presidente Giuseppe Di Verde che, nei giorni scorsi, ha messo a punto il calendario per arrivare alla proposta deliberativa da sottoporre all’aula, di concerto con il commissario ad acta Francesco Riela inviato dalla Regione. “Non ci saranno conseguenze sui cittadini e sui dipendenti – ha detto il sindaco Piero Capizzi in – i servizi essenziali saranno mantenuti”. Il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Guzzo, invece, ha chiesto le dimissioni del primo cittadino. La strada del default – come scrive Monreale News – era stata intrapresa in maniera quasi definitiva già nel maggio dello scorso anno, quando la Corte dei Conti, sezione di controllo, aveva ritenuto che erano venuti meno i presupposti per la prosecuzione del piano di riequilibrio pluriennale avviato nel 2013 ed approvato dal ministero dell’Interno nel maggio del 2015. Un piano di riequilibrio iniziato dalla precedente amministrazione e proseguito da quella attuale per cercare di ripianare il debito da 32 milioni di euro. A nulla era valso il tentativo del Comune di opporsi al pronunciamento dei giudici contabili: nello scorso mese di ottobre anche il ricorso alla Corte dei Conti si era concluso negativamente. La magistratura contabile, in pratica, ha ritenuto inaffidabile il Comune di Monreale, malgrado la laboriosa politica di transazioni, avesse già praticamente ripianato buona parte dei debiti. Evidentemente, nel giudizio della Corte, le criticità sono state altre, in primis la capacità di riscuotere i tributi. Adesso per gestire le situazioni pregresse fino al 31 dicembre 2016, si dovrebbe insediare una commissione straordinaria che, per i prossimi due anni avrà l’obiettivo di stilare un “bilancio riequilibrato”. La commissione, pertanto, diverrà l’unico interlocutore con cui dovranno interfacciarsi i restanti creditori del Comune, che, con lo stato di dissesto, si vedranno stoppare tutti i provvedimenti ingiuntivi.