Carini, le condizioni del meccanico ustionato sono stabili
La prognosi è ancora riservata, ma le sue condizioni sarebbero stabili. Pietro Gambino, il meccanico 66enne di Carini che si è ustionato gravemente a seguito di un incendio divampato nella propria officina, ha superato tranquillamente la notte. L’uomo è attualmente ricoverato al Centro Grandi Ustioni dell’Ospedale Civico di Palermo e assistito all’interno di una camera sterile. Le ustioni di primo e secondo grado, subite nell’incidente sul lavoro, interessano gran parte del suo corpo. Quelle più delicate riguardano la testa, la faccia e le mani. Pietro Gambino non ha mai perso coscienza. Fortunatamente sarebbe sempre rimasto lucido, al punto di auto estinguere le fiamme che lo stavano colpendo, buttandosi addosso dell’acqua e a spingere fuori dall’officina l’auto su cui stava lavorando, ormai avvolta da enormi lingue di fuoco. Gesta coraggiosissime, in attesa dei soccorsi, per scongiurare il pericolo di mettere a rischio l’abitazione in cui si trovava la moglie, al piano di sopra dell’officina. Ma altrettanto pericolose perché avrebbe potuto rimetterci la vita. Lo stesso meccanico, infatti, nonostante le gravi ustioni riportate nell’incidente, ha pure impugnato l’estintore e cominciato a domare il rogo fino all’arrivo dei vigili del fuoco che hanno completato l’opera di spegnimento e di messa in sicurezza dei luoghi. Pietro Gambino, ieri mattina intorno alle 10,30, si trovava nella propria autofficina di Via Francesco Crispi, a Carini, quando, mentre stava svuotando il serbatoio di un’automobile, una scintilla partita da un’attrezzatura di lavoro vicino ai gas sprigionati dalla benzina, avrebbe innescato una deflagrazione e il conseguente incendio. Sull’episodio indagano i carabinieri e gli uomini dello Spresal, Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Azienda Sanitaria Provinciale 6 di Palermo.