Carini. Il Tar dà ragione al comune: sì agli orari per le slot machine

La Seconda Sezione del Tar Sicilia ha respinto la richiesta di sospendere le fasce orarie adottate dal Comune di Carini. Con un’ordinanza del luglio 2017, il sindaco Giovì Monteleone ha infatti consentito di accendere le slot solamente per 6 ore al giorno, tra le 10 e le 12, e tra le 16 e le 20. Una misura adottata per combattere il fenomeno della ludopatia, la dipendenza del gioco d’azzardo che mette in ginocchio intere famiglia.
Per il giudice amministrativo il provvedimento è legittimo, dal momento che  “la limitazione degli orari di attivazione delle apparecchiature da gioco (preceduta, come nel caso di specie, dall’istruttoria in ordine ai dati di estensione del fenomeno) costituisce strumento idoneo a contenerne la possibilità di utilizzo, integrando una misura amministrativa funzionale a circoscrivere la diffusione del fenomeno del gioco patologico e quindi tutelando il bene primario della salute pubblica”.

Il ricorso contro gli orari imposti dal comune di Carini era stato presentato da una società che gestisce la rete delle sale gioco. Chi non rispetta l’ordinanza rischia di incorrere alle sanzioni previste, che vanno da 25 a 500 euro.

Secondo i dati forniti dall’Agenzie delle Dogane e dei Monopoli, a Carini solo nel 2016 si sono spesi 237 euro pro capite per le giocate nelle slot machine. Sono 114 gli apparecchi installati nelle attività commerciali nella città: ci sono tre macchinette ogni 1000 abitanti.

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