Capaci, ufficio tributi in tilt, chiesta sospensione scadenze imposte
Con una lettera indirizzata al Sindaco di Capaci, al Presidente del Consiglio Comunale di Capaci e al Responsabile Ufficio Tributi, il Consigliere Comunale Giovanni Troia, del gruppo La Prospettiva, e il Segretario cittadino del PD Salvatore Roccalumera, hanno chiesto di sospendere in autotutela tutte le scadenze delle cartelle tributarie che sono state inviate ai cittadini di Capaci al fine di permettere loro di effettuare le dovute verifiche così come prevede la legge. Una richiesta che arriva a causa dell’impossibilità dell’ufficio tributi, di utilizzare i sistemi informatici necessari per consultare le posizioni tributare dei residenti, poiché sprovvisto, già da circa 3 settimane, di connessione internet. Troia e Roccalumera hanno chiesto inoltre di attuare con estrema urgenza tutti i provvedimenti necessari al ripristino del corretto funzionamento degli uffici, e una volta certificato la regolare riattivazione della connessione internet di concedere, ai contribuenti, ulteriori 60 giorni per permettere loro di regolarizzare le rispettive posizioni fiscali. “Il Comune di Capaci – scrive Salvatore Roccalumera in una nota – ha inviato nel mese di gennaio tantissime cartelle con diversi errori, i cittadini hanno diritto a confrontarsi con gli Uffici, ma purtroppo si sono sentiti rispondere da incolpevoli dipendenti comunali che il sistema informatico non poteva essere utilizzato. Concedere ai cittadini la sospensione è un atto dovuto che l’amministrazione avrebbe dovuto fare fin da subito, cosi come avrebbe dovuto portare il regolamento per il recepimento della “rottamazione bis” in Consiglio Comunale, cosa che non ha mai fatto, soprattutto dopo che l’assise ha approvato la relativa mozione di recepimento. Gli Uffici Comunali – conclude Roccalumera – sono il primo biglietto da visita che un Comune offre, un Paese civile ha l’obbligo di fornire ai dipendenti comunali tutti gli strumenti per lavorare con dignità e professionalità”. “Questo è lo specchio di come il nostro ente locale non funzioni – aggiunge il consigliere Giovanni Troia – non solo sono state inviate cartelle in maniera errata, che addirittura contengono cifre da riscuotere esigue, tipo una cartella di soli 2 euro, spendendo molto di più per la spedizione. I cittadini hanno il diritto di verificare la presenza di eventuali errori formali o sostanziali nelle cartelle, per questo crediamo che sia urgente la sospensione e la proroga dei termini. Tutto questo va contro ogni forma di rispetto dei cittadini – conclude Troia – serve maggiore attenzione nella gestione della macchina amministrativa, ma del resto questo è stato l’andazzo di tutti i cinque anni che per fortuna si stanno concludendo.”