Bimba venduta a Trappeto, restano ai domiciliari i presunti pedofili
Restano agli arresti domiciliari i due uomini di 63 e 79 anni di Trappeto e Balestrate che avrebbero pagato per avere rapporti sessuali con una bambina di appena 9 anni, che secondo la procura, sarebbe stata costretta a prostituirsi nelle campagne.
Il tribunale del riesame a cui i due indagati si erano rivolti ha rigettato i loro ricorsi e confermato l’ordinanza di custodia cautelare emessa lo scorso 21 febbraio dal gip Antonella Consiglio.
Entrambi i presunti clienti, durante l’interrogatorio di garanzia, avevano respinto le accuse. Avevano ammesso di conoscere la famiglia e anche la bambina, ma negato di aver abusato sessualmente di lei. Il padre e la madre della piccola avevano invece scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere e, successivamente, hanno preferito non ricorrere al tribunale del riesame: restano dunque anche loro ai domiciliari.
L’inchiesta era partita l’estate scorsa, quando un vicino della famiglia aveva denunciato ai carabinieri di aver visto per ben due volte nelle campagne di Trappeto un uomo anziano abusare della bambina. Si era ipotizzato quindi in prima battuta un caso di violenza sessuale su minore, ma poi, con ulteriori accertamenti era venuta fuori una storia terribile, di degrado sopratutto culturale: la piccola, sentita con l’ausilio di una psicologa aveva infatti riferito che i suoi genitori l’avrebbero venduta a due loro amici in cambio di soldi, a volte insieme alla madre.
La piccola è stata subito allontanata dalla famiglia e ora vive in una comunità. Dice si essere triste perchè non può vedere la madre e il padre. “Non mi hanno fatto nulla di male” ha detto agli investigatori. Allo stesso tempo però aveva sostenuto che non sarebbe tornata a vivere con la famiglia in quelle condizioni e che la mamma “poteva buttarlo fuori” riferendosi ad uno dei presunti clienti.
fonte Giornale di Sicilia