Trappeto, la bimba veniva venduta ai pedofili almeno da due anni
Sarebbero andati avanti almeno per un paio d’anni, gli incontri a luci rosse tra la bambina di 9 anni di Trappeto e i due pedofili finiti ieri in manette, insieme ai genitori della piccola. I 4 orchi sono agli arresti domiciliari. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Palermo e dai carabinieri della compagnia di Partinico, fa emergere il triste e squallido calvario, subito dalla vittima. Una storia cruda, agghiacciante, che le sarà difficile dimenticare. Allontanata dalla famiglia ed affidata ad una comunità sociale, la bimba, nella sua ingenuità, pur affermando che gli è stata rovinata la vita, non si rende conto del male che gli è stato fatto sia la madre che dal padre. Agli psicologi rivela di sentirne la mancanza e di non provare alcun rancore nei loro confronti. Secondo gli investigatori, la piccola non comprende il disvalore delle condotte subite da madre e padre che, vendevano il suo corpo per pochi euro ad un pensionato di 78 anni di Balestrate e ad un bracciante agricolo di 62 anni di Trappeto. Incontri a pagamento, organizzati dai genitori, in cambio di cifre variabili tra i 5 e i 25 euro per palpeggiamenti, sesso orale, masturbazione e rapporti sessuali completi. Eventi descritti minuziosamente dalla vittima che, ai magistrati, ha pure raccontato di essersi ritrovata, alcune volte, a pulire i resti dei rapporti sessuali che, la madre consumava in sua presenza, con uno dei due clienti. Un uomo a cui la piccola vorrebbe attualmente telefonare per ricordargli che gli deve ancora fare il regalo di compleanno. Uscire da questo incubo, per la vittima, non sarà semplice. Secondo gli esperti per raggiungere la consapevolezza dell’orrore subito ci vorrà molto tempo.