Partinico. Mensa scolastica, Cisl precisa: “i genitori stipuleranno contratto con la ditta”
E’ in via di definizione una possibile soluzione al problema della sospensione del servizio mensa nelle cinque scuole dell’infanzia di Partinico, dove l’attività era stata sospesa a partire dallo scorso primo gennaio, a causa della mancata approvazione del bilancio preventivo. A proporla durante un incontro al commissario straordinario, è stata la Cisl che ha tenuto un’assemblea con i genitori degli alunni degli istituti del territorio.
Le famiglie hanno dato la disponibilità, in via temporanea, alla stipula di singoli contratti con una società del settore – e non portando i pasti da casa come si era affermato ieri – sostenendo un costo quasi del tutto simile a quello già pagato quando il comune erogava un contributo. All’ìncontro erano presenti oltre le parti sociali e il commissario Maurizio Agnese il segretario comunale e i capi settore, anche i dirigenti scolastici, Enzo Salvia dell’Istituto comprensivo Ninni Cassarà e reggente della Casa del fanciullo, Maria rosa Rizzo dell’Istituto comprensivo Privitera Polizzi, Angelo Nasca il vice preside dell’Istituto comprensivo Archimede La Fata e il consulente legale Daniela Braga.
“Abbiamo dato il nostro contributo affinché si possano creare le condizioni per giungere allo sblocco di un servizio così tanto importante per le famiglie – spiega Pietro Galati responsabile Cisl Partinico – il commissario Agnese, e questo è un punto fondamentale della nostra battaglia, si è assunto l’impegno di confermare la disponibilità a utilizzare i locali della mensa e del personale comunale per la contabilizzazione. Con questo atto dell’amministrazione, inoltre, i dirigenti scolastici potranno confermare l’attuale organico negli istituti e quindi il tempo normale”.
Al prossimo incontro di venerdì 19 febbraio, sarà definita la delibera del comune. “E’ un percorso che può risolvere tante emergenze – conclude Leonardo La Piana segretario Cisl Palermo Trapani – perché la sospensione della mensa oltre a creare enormi disagi ai genitori degli alunni, aveva anche possibili ricadute sugli organici delle scuole. Ci auguriamo che i comuni in difficoltà economiche per via dei ritardi nell’approvazione dei bilanci, mantengano i servizi essenziali per i cittadini”.