Partinico, il comune verso il pre-dissesto, si tenta il riequilibrio finanziario
Il comune di Partinico vorrebbe tentare la strada del riequilibrio economico finanziario pluriennale per superare le forti criticità che ad oggi, impediscono agli uffici, di poter chiudere il nuovo bilancio di previsione. L’idea è quella di accedere al fondo di rotazione che il Ministero dell’Interno ha a disposizione per assicurare la stabilità finanziaria dei comuni e delle città metropolitane che, con carte alla mano, possono dimostrare gli effetti e l’entità delle misure di riequilibrio della parte corrente di bilancio, previa autorizzazione della Corte dei Conti. Ammontano a poco più a 2 milioni 337 mila euro i debiti fuori bilancio del Comune di Partinico, secondo il rendiconto finanziario del 2016. A questi si aggiungono i crediti maturati e vantati dalla società d’ambito territoriale ottimale in liquidazione che, ancora, gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, oltre ai problemi legati al mancato incasso dei tributi locali e alle difficoltà della liquidità di cassa. Un vero e proprio rompicapo per gli uffici che hanno proposto al Commissario Straordinario Maurizio Agnese una delibera, fatta propria dal funzionario e a cui il Consiglio Comunale dovrà aderire, al fine di tentare di evitare il default. Una scelta obbligata dalla drammatica situazione economica che impone l’applicazione della manovra correttiva. Il piano di riequilibrio, che in pratica è la dichiarazione di pre-dissesto, dovrà essere esaminato dalla Corte dei Conti. In caso di via libera, la magistratura contabile terrebbe continuamente sotto la lente di ingrandimento i contri dell’ente locale. Le anticipazioni ricevute dal Fondo di rotazione in caso di assenso, dovranno essere restituite dal Comune di Partinico nel periodo massimo di 10 anni – con rate semestrali di pari importo, entro il termine del 30 aprile e del 30 ottobre di ciascun anno – decorrenti dall’anno successivo a quello in cui viene erogata l’anticipazione. La durata effettiva del periodo di restituzione e l’importo delle rate semestrali della stessa dovranno essere previsti nel piano di riequilibrio finanziario pluriennale. In caso di mancata restituzione delle rate semestrali entro i termini previsti, una pari somma potrà essere recuperata dalle risorse a qualunque titolo dovute dal Ministero dell’interno. Inoltre la restituzione dell’anticipazione dovrà essere imputata contabilmente tra i rimborsi di prestiti.