Partinico. Sarebbe il mandante di un’intimidazione, indagato nipote di boss
C’è pure il partinicese Francesco Lo Iacono tra le persone coinvolte nell’operazione antimafia dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo. 37 anni, Lo Iacono viene indicato come il mandante dell’incendio ad un’attività commerciale di Partinico nella notte del14 agosto 2015. Gli esecutori dell’attentato intimidatorio sono stati arrestati a dicembre scorso nell’ambito dell’operazione “Talea”. Francesco Lo Iacono -scrivono i carabinieri in un comunicato stampa- è nipote di Maurizio Lo Iacono, assassinato il 4 ottobre 2005. Ritenuto esponente di vertice del mandamento mafioso di Partinico, l’omicidio sarebbe collegabile ai contrasti con i boss Vitale. Lo Iacono sarebbe stato vicino a Bernardo Provenzano, all’epoca dei fatti latitante. Il blitz antimafia di questa mattina ha coinvolto pure Giuseppe Biondino, il figlio dell’autista di Totó Riina; Salvatore Ariolo; Amhed Glaoui e Bartolomeo Macuso. Sono tutti accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione consumata e tentata, incendio, tutti commessi con l’aggravante del metodo e finalità mafiosi. L’attività d’indagine rappresenta la prosecuzione dell’operazione “Talea” (dicembre 2017) contro gli affiliati ai mandamenti mafiosi di San Lorenzo (composto dall’omonima famiglia di San Lorenzo, Tommaso Natale, Partanna Mondello, Terrasini, Cinisi e Carini) e Resuttana (articolata sull’omonima famiglia di Resuttana e da quelle di Arenella e Acquasanta).