Partinico, minacciava e perseguitava l’Arciprete Mons. Salvatore Salvia. Arrestato
Già con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, per diversi mesi avrebbe tenuto sotto scacco l’arciprete della Chiesa Madre di Partinico terrorizzandolo all’interno della chiesa, con minacce fisiche e verbali, insulti, improperi, ma anche con continui atti persecutori , finalizzati quasi sempre alla richiesta di denaro. Vittima dell’atteggiamento violento e aggressivo del pregiudicato sarebbe stato anche il giovane collaboratore del prelato, che vive in parrocchia. Adesso per l’uomo che dovrà fare i conti con la giustizia si aggiungono anche le accuse di minacce e atti persecutori. A fare uscire da un incubo l’arciprete monsignor Salvatore Salvia sono stati gli agenti del commissariato di polizia di Partinico, diretto dal commissario Carlo Nicotri , che a conclusione di una complessa e articola attività d’indagine e alla costruzione di un quadro probatorio completo, condiviso dal magistrato, hanno arrestato il responsabile, Giuseppe Mirto,53 anni, di Partinico, in esecuzione di un’ordinanza di misura di sicurezza emessa dalla Procura di Palermo. All’indagato, in alternativa al carcere , su provvedimento emesso dal tribunale di sorveglianza è stata applicata la misura di sicurezza detentiva in un’idonea struttura :Rems ( residenza per l’esecuzione della misura di sicurezza), dove il 53enne, rimarrà rinchiuso per la durata di due anni. Pare che monsignor Salvia , a causa delle violente irruzioni in chiesa , accompagnate sempre da minacce e insulti, diverse volte sarebbe stato costretto a chiudere la Chiesa in anticipo proprio per evitare che l’indagato, soventemente in stato di ubriachezza, potesse mettere in atto le minacce verbali preannunciate, fra cui quella di volergli persino tagliare la gola. Di queste minacce, come detto, non sarebbe rimasto indenne neppure il giovane collaboratore dell’arciprete , il quale addirittura sarebbe stato preso pure a schiaffi e minacciato con un temperino. Come se non bastasse , l’indagato, che era tra i 50 ospiti della mensa per i poveri ( attivata dallo stesso arciprete), anche lì avrebbe tenuto un comportamento violento e scorretto.” Spesso – dice monsignor Salvia – ha aggredito verbalmente gli intimoriti ospiti con parolacce, improperi e insulti, non risparmiando dalle invettive neanche qualche volontario della stessa struttura”. Lo stesso prelato, avrebbe cercato di recuperare l’indagato in tutti modi, con la disposizione all’ascolto , alla preghiera e pagandogli persino le bollette della luce, ma senza ottenere mai alcun risultato: il suo atteggiamento violento e aggressivo avrebbe avuto sempre il sopravvento. L’arciprete alla notizia dell’arresto, esprime il suo ringraziamento alla polizia di Partinico con l’augurio – dice- “che questo fratello possa essere liberato dall’alcool e da altre devianze”. Monsignor Salvia che da sempre si è speso per la crescita socio- culturale della cittadina, purtroppo messa in ginocchio da una grandissima sacca di povertà, prosegue a dare il suo quotidiano sostegno agli ultimi, agli emarginati, ai più fragili non solo con aiuti materiali, ma tramite anche la consolazione , l’ascolto, offrendo consigli, indicazioni e supporto morale affinchè “ questi fratelli possano vivere con autonomia e dignità. Ma le risorse – ribadisce – purtroppo non bastano più di fronte a tanta dilagante povertà e miseria”.