Terrasini, forno crematorio, dubbi e perplessità

Un forno crematorio all’interno del cimitero comunale. E’ il punto all’ordine del giorno che l’assise civica di Terrasini avrebbe dovuto affrontare ieri, ma essendo saltato il numero legale, l’argomento verrà discusso nella prossima seduta utile. Il dibattito, avrà sicuramente un’eco anche tra la popolazione. Infatti, l’idea imprenditoriale è insolita per la cittadina marinara e anche i costi sono elevati. La realizzazione dovrebbe aggirarsi sugli 800 mila euro A sborsare la cifra potrebbero essere due ditte. Si tratta della Eco Farma e della U.gri con sede a Carini, quest’ultima specializzata nella gestione dei rifiuti. Le due società si sono già fatte avanti con la formula del project financing. Al momento, si sa che la struttura, di circa 300 metri quadri, sarà destinata alle salme dei defunti e potrebbe sorgere in una parte del cimitero ottenuta in concessione per trent’anni. In cambio, nelle casse comunali entrerebbero una quota delle spese per la cremazione che hanno un costo tra i 500 e i 600 euro. Secondo le previsione del tecnico comunale, alla tesoreria arriverebbero circa 50 euro per ogni cremazione di defunto non residente. Dunque, fa breccia nella cittadina un’altra iniziativa imprenditoriale destinata ad animare il dibattito. La questione principale, intanto è perché è stata scelta proprio la cittadina marinara? In Sicilia, gli unici forni in funzione si trovano al cimitero palermitano dei Rotoli e a Messina. In altre realtà minori non ce ne sono. Il servizio offerto in futuro dal comune di Terrasini non potrebbe limitarsi ai soli residenti. Solo in qualche caso sporadico i Terrasinesi hanno chiesto la cremazione. Le salme allora dovrebbero arrivare da altre località. Ad attivare le logiche imprenditoriali sulla cittadina turistica potrebbe essere stata la presenza di un appezzamento di terreno libero dentro il perimetro cimiteriale. La giunta di Giosuè Maniaci e gli stessi imprenditori vogliano sondare gli umori prima di avviare l’impresa. Ma, perché arrivi a buon fine è evidente che sarà necessario fornire ai consiglieri comunali e ai residenti diverse rassicurazioni. Anche perché la normativa di settore pone prescrizioni stringenti per la realizzazione di questi impianti. Il sito, ad esempio, deve avere caratteristiche ambientali idonee e i progettisti devono indicare esattamente tutte le caratteristiche tecniche del forno. Soprattutto nella parte che riguarda le emissioni in atmosfera. Su quest’ultimo aspetto potrebbero sorgere preoccupazioni perché il cimitero è vicinissimo al centro abitato e posizionato all’ingresso del paese sulla strada statale 113. “Personalmente la considero un’opportunità per Terrasini – dice il primo cittadino – tuttavia abbiamo deciso di discuterne con i consiglieri per trovare tutti insieme una soluzione”. “In questa fase – commenta Eva Deak, consigliere comunale in quota Movimento 5 stelle – non sappiamo granché”. “Dobbiamo capire di cosa si tratta e sapere se gli imprenditori hanno requisiti per realizzare l’opera”.

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