Corleone, prorogato lo scioglimento per mafia del comune

“Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Marco Minniti, ha deliberato la proroga per sei mesi dello scioglimento del Consiglio comunale di Corleone. Il provvedimento, si legge in una nota di Palazzo Chigi, è stato adottato “tenuto conto che non risulta ancora conclusa l’azione di recupero e risanamento delle istituzioni locali dai condizionamenti da parte della criminalità organizzata”.

Il “caso” del Comune che diede i natali a Totò Riina e Bernardo Provenzano, è esploso a gennaio 2016, quando il Viminale ha disposto un accesso negli uffici durante il mandato del sindaco Lea Savona, dopo l’operazione antimafia dei carabinieri “Grande passo”. Erano emersi collegamenti fra esponenti di cosa nostra, amministratori e dipendenti comunali. Aveva scaturito poi un vespaio di polemiche la decisione della giunta di non costituirsi parte civile al processo.
Ad agosto dunque lo scioglimento per mafia con l’insediamento di una commissione straordinaria composta da Giovanna Termini, viceprefetto; Rosanna Mallemi, viceprefetto aggiunto; e da Maria Cacciola, funzionario economico finanziario. 
“Alla riunione del Consiglio dei ministri – si legge in una nota – è stato invitato il presidente della Regione Siciliana, il quale ha delegato l’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità Marco Falcone”.

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