Ospizio lager a Castellammare, insulti e minacce giorno e notte
Parolacce e insulti giorno e notte contro gli anziani, ma su alcuni c’era un vero e proprio accanimento. Si resta senza parole a leggere cosa è accaduto per mesi nella casa di riposo di Castellammare del Golfo che il gip del tribunale di Trapani Caterina Brignone che firmato l’ordinanza delle misure cautelari per i quattro arrestati ha definito “lager”. La stessa giudice scrive: “E’ difficile anche solo immaginare trattamenti più disumani e degradanti che si spingono a forme di deprivazione sensoriale tipiche della vera e propria tortura. Difficile anche credere che degli esseri umani possano essere talmente crudeli e spietati nei confronti di altri esseri umani, per di più inermi per le precarie condizioni di salute”.
Le peggiori nefandezze sarebbero state accertate contro una signora di 90 anni che nelle registrazioni si sente gridare di dolore e rumori di schiaffi. “Così ti insegni a sputare a terra” dice una delle aguzzine. “L’ho presa per i capelli e gliel’ho fatto pulire” ha raccontato ad una collega, non sapendo di essere registrate.
Altre due operatrici, parlando di una delle ospiti che continua a sporcare e dicono: “come si deve fare con questa pazza? Gli si mette un tappo in culo. Io oggi non gliene do da magiare. Per me può morire”.
C’è poi l’avvertimento ad uomo con problemi di incontinenza. “Giuseppe io te lo dico solo una volta. La doccia ghiacciata ti faccio.” In questo caso la minaccia nel caso in cui non avvisi in tempo della necessità di andare in bagno.
Dopo il plauso ai carabinieri arrivato dal sindaco di Castellammare Nicola Coppola, il presidente del Consiglio Comunale Domenico Bucca esprime in una nota “ferma condanna delle violenze perpetrate nei confronti di inermi anziani e gratitudine all’Arma dei Carabinieri di Alcamo ed alla stazione di Castellammare per il certosino ed attento lavoro svolto in difesa delle fasce deboli della società. Auspico che ci sia la costituzione di parte civile del Comune al processo poiché l’intera comunità cittadina è stata gravemente offesa dai fatti resi noti oggi”.
La struttura intanto continua a lavorare con gli operatori rimasti estranei alle accuse. Le cinque persone arrestate , Rosanna Galatioto, Anna Maria Bosco, Matteo Cerni, tutti di Castellammare e Marianna Rizzo, alcamese, attualmente si trovano in carcere e tra qualche giorno il giudice deciderà se lasciarle in carcere o concedere i domiciliari.
fonte Giornale di Sicilia