Cinisi, per il Pd le dimissioni di Scrivano un “atto dovuto”
Il Partito Democratico di Cinisi prende atto delle dimissioni dell’Assessore Mimmo Scrivano, riconoscendo l’impegno profuso dall’ex amministratore nel corso del suo mandato.
– “Ma è pur evidente che, vista l’ordinanza di demolizione emanata il 31 ottobre scorso dallo stesso Ente – scrivono in una nota i Consiglieri Comunali Salvatore Catalano, Vera Abbate e Caterina Palazzolo – che le sue dimissioni erano più che dovute”.
Per il gruppo consiliare del Pd “occorre, però, fare chiarezza su un punto: non è la missiva anonima (strumento che il PD respinge con fermezza) ad avere provocato le dimissioni dell’assessore e del capo dell’Ufficio Tecnico, bensì il loro coinvolgimento nel caso di abusivismo edilizio. Questo è ciò che il Sindaco avrebbe dovuto rilevare invece di spostare l’attenzione sul contenuto dello scritto”.
I Consiglieri Catalano, Abbate e Palazzolo, inoltre, in riferimento alla “presunta sparizione di 266 pratiche di sanatoria edilizia dall’apposito ufficio”, auspicano che “il gravissimo episodio sia stato denunciato alle autorità preposte”.
Infine, il Partito Democratico accoglie favorevolmente la convocazione con carattere d’urgenza del consiglio comunale di Cinisi, augurandosi di “non dovere ulteriormente assistere, almeno in sede istituzionale, ad altre arringhe difensive del sindaco Giangiacomo Palazzolo, utili a cercare di giustificare l’ingiustificabile, ma ad atteggiamenti consoni a riportare serenità e chiarezza all’intera comunità, ancora una volta, a causa di quest’amministrazione, finita sotto i riflettori per eventi, fatti e circostanze che non le rendono onore”.
Mimmo Scrivano, in un primo momento, riteneva che il fatto che gli veniva contestato, peraltro in una lettera anonima, fosse esclusivamente privato. Ragion per cui ha ritardato nel rassegnare le proprie dimissioni. Sulla vicenda della casa costruita senza le autorizzazioni previste per legge, l’ex assessore ha ribadito ieri di essere convinto di ottenere la sanatoria edilizia. Ma la vicenda delle pratiche sparite dagli uffici, emersa da alcune dichiarazioni che lo stesso primo cittadino ha rilasciato ad organi di stampa, alimenta adesso il dibattito destinato a scoperchiare un verminaio sul fenomeno diffuso dell’abusivismo edilizio. Il Presidente del massimo consesso civico, Giuseppe Manzella, ha convocato la seduta consiliare lunedì prossimo, proprio per far luce su queste dichiarazioni e sulle missive anonime.