Partinico, nessuna soluzione per l’emergenza rifiuti, mentre cresce la polemica politica
Da 12 giorni nel territorio comunale di Partinico non si effettua la raccolta dei rifiuti. Ogni angolo del paese è invaso dalla spazzatura di cui la gente si libera, abbandonandola ovunque, sia nel centro abitato, che nelle periferie. Ad oggi né la Servizi Comunali intergrati in liquidazione, ne l’ente locale, ha trovato una ditta che si sostituisce alla Ecoburgos, che ha sospeso la fornitura degli automezzi per gli ingenti crediti vantati nei confronti del Comune. Nonostante gli uffici siano ricorsi all’applicazione della legge 191, nessuna azienda ad oggi ha voluto prendere in carico il servizio. Intanto, si susseguono gli incontri tra il Commissario Straordinario Maurizio Agnese, la classe politica dirigente, rappresentanti della società d’ambito in liquidazione e funzionari responsabili per cercare di trovare una soluzione all’insostenibile problema. Nel corso di una riunione è stato sollevato un quesito, legato al mancato utilizzo di decine di automezzi che giacciono nell’autoparco comunale. Autocompattatori e gasoloni fermi da anni in attesa di interventi di riparazione, mentre il comune procedeva a noleggiarne altri attraverso ditte esterne che, poi, non sarebbero state regolamente pagate. Una realtà che avrebbe indotto uno dei funzionari pubblici ad indicare l’ex assessore ai servizi a rete Giovanni Pantaleo, quale responsabile dell’antieconomicità della scelta adottata. Ma Pantaleo respinge ogni accusa e invita i firmatari di un documento politico a consegnare le chiavi del paese nelle mani del Prefetto di Palermo.
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