Omicidio Licari. Chiesta la riduzione della pena per Antonino Muratore
Si riaprono le indagini sull’omicidio di Baldassare Licari, l’ex capo cantoniere di Montelepre ucciso il 4 novembre del 2013, il cadavere fu rinvenuto nelle campagne di Borgetto. Imputato è l’ottantenne Antonino Muratore condannato a luglio scorso alla pena dell’ergastolo. Ma –secondo quanto scrive oggi il Giornale di Sicilia- la procura generale chiede adesso la riduzione della condanna a 24 anni, ritenendo non provata la premeditazione. Perciò la corte d’assise d’appello ha deciso per un supplemento di indagini. Ci sarebbero nove punti da approfondire, tra questi al vaglio pure le intercettazioni ambientali. Poi c’è da capire quanto dista la residenza estiva della famiglia Licari –dove la vittima sarebbe stata ferita- al luogo del ritrovamento del cadavere, perché essendo Muratore anziano quanti metri dovette percorrere per raggiungerlo e se lo fece a piedi o in auto. E quindi è necessario stabilire anche l’ora della morte di Licari (finora stimata alle 16.00) per valutare la presenza di un altro killer che avrebbe potuto avere più tempo di Muratore. Verifiche da approfondire pure sul mancato funzionamento dell’impianto di video sorveglianza installato nei pressi della villa della vittima. Alla base dell’omicidio ci sarebbe stato un dissidio condominiale legato al posizionamento di un recipiente dell’acqua. Il cadavere di Baldassare Licari fu ritrovato a bordo di una Fiat 600. Il corpo presentava numerose ferite da armi a punta e da taglio e cinque colpi di arma da fuoco, esplosi da una pistola calibro 38, uno dei quali alla tempia destra.