Montelepre, al via consultazione popolare per intitolazione aula consiliare
Il gruppo consiliare Reset ha lanciato una consultazione popolare per scegliere a chi intitolare l’aula consiliare.
Cinque i personaggi di spicco individuati dalla maggioranza, che sostiene il sindaco Maria Rita Crisci, in alternativa al nome di Padre Francesco Bagliesi proposto dal gruppo consiliare di opposizione. Nei mesi scorsi furono proprio i consiglieri di Montelepre Obiettivo 2020 a sottoporre all’attenzione dell’assise, la volontà di sancire ufficialmente l’intitolazione dell’importante sede istituzionale al parroco che negli anni 80 e 90 contribuì alla crescita sociale di tanti giovani di Montelepre. Dopo la sua morte, una sua immagine venne collocata all’interno dell’aula consiliare, proprio con l’obiettivo di dedicargliela, ma di fatto, tra gli atti del comune non vi sono documenti che ne attestino l’avvenuta intitolazione. Da qui la proposta della minoranza di correre ai ripari, non condivisa dal gruppo Reset che ha preferito, mettendo la proposta ai voti, di procedere ad una consultazione popolare per arrivare ad una scelta.
Oltre a Don Francesco Bagliesi, i cittadini in alternativa decidere se intitolare l’aula consiliare a Sandro Pertini, a Nelson Mandela, a Rita Atria, a Peppino Impastato o a Rosario Livatino.
A partire da oggi, fino al prossimo 15 ottobre, tutti i cittadini che volessero esprimere la propria opinione, potranno farlo attraverso due differenti sistemi: online, oppure con votazione cartacea.
Per votare online, basterà collegarsi al sito del Comune di Montelepre, cliccare sull’apposito link ed esprimere la propria preferenza.
Per votare su carta, bisognerà scaricare, dallo stesso sito web l’apposita scheda, compilarla in ogni sua parte e consegnarla all’ufficio protocollo dell’ente locale.
“L’aula consiliare” – affermano i consiglieri del gruppo Reset – e’ il luogo dove nel bene e nel male si decide il destino dell’intero paese ed è quindi giusto che i cittadini si esprimano sulla sua intitolazione. La scelta dei due metodi di votazione è dettata proprio dal voler coinvolgere quanti più cittadini possibili”.