Capaci. Rifiuti: operai non pagati, raccolta ferma da una settimana

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Caos rifiuti a Capaci. Dallo scorso 25 ottobre gli operai che si occupano della raccolta sono in stato di agitazione a causa del mancato pagamento degli stipendi, cinque le mensilità arretrate. Gi operatori ecologici di Ato e Temporary garantiscono il ritiro dei rifiuti solo davanti scuole, uffici pubblici e cimitero, bloccato invece il servizio di differenziata “porta a porta”. Intanto è scoppiata una nuova emergenza rifiuti e gli operai non torneranno ad occuparsi della raccolta finchè non riceveranno gli stipendi. “Siamo sull’orlo della disperazione –dicono- non possiamo permetterci più nulla, molti di noi siamo indebitati con le banche e ad altri hanno pure staccato la corrente elettrica per bollette non pagate. Ci scusiamo con la cittadinanza, ma siamo stanchi –concludono gli operai del cantiere di Capaci- di essere presi in giro, vogliamo sapere chi deve garantire i nostri stipendi”. E il sindaco Sebastiano Napoli fa sapere di avere “liquidato all’Ato Rifiuti da febbraio 2016 ad oggi 21 fatture e di non conoscere i motivi per cui gli operai non vengono pagati con regolarità. Noi ci sveniamo per mantenere il servizio –sostiene il primo cittadino- ma nonostante ciò non si riesce ad evitare le cicliche emergenze. Abbiamo già impegnato 950 mila euro dal bilancio a discapito di altri servizi, come la farmacia comunale, quindi comprendo le proteste dei lavoratori ma di più non possiamo fare, anche se stiamo tentando di pagare una mensilità (una è stata liquidata la scorsa settimana)”. Napoli, poi, invita i contribuenti a pagare le rate della Tari, dalla quale si dovrebbe incassare 2 milioni e 190 mila euro. Entro agosto l’ente locale avrebbe dovuto percepire 1 milione e mezzo e ne ha incamerati appena 744 mila “quindi –sottolinea il sindaco c’è una morosità del 50% e questo è un grave problema per le finanze dell’ente locale, dunque –dice ancora Napoli- invito i cittadini a pagare la Tari, tra l’altro la quinta rata è in scadenza proprio oggi”. Dunque il sindaco sostiene di versare costantemente le somme nelle casse dell’Ato, ma il commissario straordinario Natale Tubiolo smentisce, affermando: “il Comune di Capaci ha un debito di 1 milione e 300 mila euro ed è uno degli enti più morosi; tra l’altro quando paga una fattura lo fa decurtando le somme legate a dei contenziosi e questo non potrebbe farlo”. Sulla situazione degli operai Tubiolo assicura di “stare lavorando per tentare di pagare un altro stipendio e di volere mediare con i lavoratori affinchè tornino in servizio”

2 thoughts on “Capaci. Rifiuti: operai non pagati, raccolta ferma da una settimana

  1. Come al solito le colpe vengono attribuite agli altri: il Comune all’ATO e l’ATO al Comune. Ma il Comune di Capaci, come può incentivare il pagamento della TARI se ciclicamente l’ immondizia non viene raccolta. La cosiddetta differenziata poi…. dovrebbe essere tutto pulito, invece, non esistono più i cassonetti e l’immondizi e tutta riversa nelle strade.E’ uno schifo.

  2. hanno tutti ragione, quelli che pagano le conseguense sono i cittadini che pagano,il solito scaric
    a barile

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