Terrasini, favorirono il covo ai boss Lo Piccolo, i coniugi Targia riottengono i beni
La Corte d’appello di Palermo, presieduta da Maria Patrizia Spina, ha revocato la confisca della stragrande maggioranza dei beni decisa dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale e poi confermata in secondo grado nei confronti di Angelo Targia e Angela Colombo, i due coniugi che per un triennio hanno ospitato i latitanti Salvatore e Sandro Lo Piccolo in una villetta a Terrasini.
Era stata la Cassazione ad accogliere il ricorso dell’avvocato Dario Gallo, annullando i provvedimenti ed imponendo la celebrazione di un nuovo processo che si è concluso positivamente per la coppia.
Il fatto di avere ospitato i latitanti mafiosi – secondo la Corte d’Appello – non basta per definire “socialmente pericolosi” i coniugi Targia e, soprattutto, per confiscare tutto il loro patrimonio.
Marito e moglie furono arrestati nel 2008 e condannati a tre anni di carcere per favoreggiamento. Erano stati loro a prendere in affitto una villetta a Terrasini, in via Nazionale, dove i boss di San Lorenzo trovarono riparo, fino al 2007, anno in cui vennero catturati a Giardinello.
Fu il carinese Gaspare Pulizzi, il primo a pentirsi fra i fedelissimi dei Lo Piccolo, a condurre gli investigatori nella palazzina di via Nazionale. Pure lui aveva vissuto da latitante in quella casa procurata da Damiano Mazzola, condannato assieme ai Lo Piccolo per l’omicidio di Giampiero Tocco. I coniugi Targia in cambio intascavano 500 euro al mese. Una cifra che secondo i loro legali non può avere “sporcato” il patrimonio accumulato negli anni da marito e moglie.
Ai coniugi inoltre, secondo i giudici, non può essere applicata neppure la misura di prevenzione personale. Il requisito della pericolosità sociale deve essere attuale. Ed ancora, come ha stabilito una sentenza delle sezioni unite della Cassazione, possono essere confiscati solo i beni acquistati nell’arco di tempo in cui si è manifestata la pericolosità sociale.
Con questa sentenza, ai coniugi Targia, sono stati restituiti un appartamento a Palermo, una villa con piscina, terreni e magazzini a Cinisi. La confisca, invece, è stata confermata per il 25% della New Extrabar srl di Partinico e una Mercedes classe B poiché ritenuti frutto, almeno in parte, di somme provenienti dall’illecita attività della coppia, subaffittando il covo ai Lo Piccolo.
(fonte livesicilia)